Modena. Infermiera di Rsa accusata di aver ucciso paziente e falsificato cartelle

68250_Condotta-aggressiva-in-ospedale-multato_1733141194

Una infermiera 49enne impiegata in una Rsa della provincia di Modena è indagata dalla procura della città emiliana con le ipotesi di omicidio volontario pluriaggravato e falsità materiale e ideologica.

Secondo le indagini condotte dai carabinieri e dal Nas di Parma, la donna avrebbe causato la morte di una paziente di 62 anni, affetta da sclerosi laterale amiotrofica e in regime di sedazione profonda mediante cure palliative.

Avrebbe immesso aria in un catetere venoso provocando la morte della degente. Le indagini sono scattate dopo la denuncia presentata dal responsabile d’area della Rsa.

Accertamenti su altre morti. Le indagini a carico dell’infermiera, interrogata dal gip, si sono estese poi al passato lavorativo della donna, portando gli inquirenti a ritenere che la stessa tra il 2020 e il 2021, mentre lavorava in un’altra Rsa, avrebbe apportato modifiche alle terapie farmacologiche dei pazienti della struttura attraverso accessi abusivi al sistema informatico, utilizzando le credenziali del medico.

Le ipotesi di reato in questo caso parlano di falsificazione e alterazione di cartelle cliniche e prescrizioni farmacologiche, ma anche di esercizio abusivo della professione medica. Sono quindi in corso altri approfondimenti investigativi in relazione ai decessi di altri pazienti avvenuti nelle altre strutture sanitarie della provincia nelle quali l’infermiera ha prestato servizio tra il 2020 ed il 2021.



Non ci sono commenti

Partecipa anche tu