E’ stata inaugurata sabato 14 settembre la nuova tangenziale di San Cesario, opera che presenta un quadro economico di oltre 25,6 milioni di euro, compresi i costi per gli espropri, di cui 15 milioni per lavori dopo meno di tre anni dall’avvio del cantiere, a novembre 2021.
Le risorse sono messe a disposizione della Provincia dalla società Autostrade per l’Italia, che si era incaricata anche del progetto, nell’ambito delle opere complementari connesse con la realizzazione della quarta corsia dell’Autosole, affidando poi alla Provincia la direzione dei lavori dell’infrastruttura.
La nuova tangenziale si sviluppa per oltre tre chilometri in territorio pianeggiante nel margine est dell’abitato di San Cesario sul Panaro e prevede la realizzazione di un asse principale e di tre intersezioni a rotatoria situate in corrispondenza dei punti iniziale e finale del tracciato e del punto di intersezione con la viabilità preesistente, oltre ad un cavalcavia di 52 metri sull’autostrada A1.
Oltre a queste opere, sono state realizzate numerose opere idrauliche, come i fossi e le vasche di laminazione, così come dune in terra e barriere antirumore per la mitigazione acustica.
Per il presidente della Provincia di Modena Fabio Braglia «questa infrastruttura migliorerà la qualità della vita del centro abitato di San Cesario, garantendo una maggiore sicurezza e collegamenti più snelli in tutta la zona, implementando la rete viaria provinciale in un territorio strategico per lo sviluppo e la crescita dell’intera comunità modenese. Una volta completata la tangenziale e successivamente anche l’ultimo tratto di Pedemontana attualmente in fase di realizzazione, potremo assicurare maggior fluidità negli spostamenti a beneficio di tutti».
L’opera è stata affidata al Consorzio stabile modenese (Csm), ed è realizzata dalle ditte esecutrici Frantoio fondovalle di Marano sul Panaro e Baraldini Quirino Spa di Mirandola.
La sede stradale sarà larga complessivamente nove metri, con una corsia per senso di marcia di larghezza pari a tre metri e mezzo e una banchina di larghezza pari a un metro.
Per poter garantire i collegamenti lungo le piste ciclo-pedonali esistenti interferite dalla nuova bretella, oltre alla realizzazione del sottopasso in corrispondenza dell’attraversamento della esistente strada Ghiarelle, si è provveduto all’inserimento, lungo il margine sud della rotatoria centrale, una corsia dedicata di larghezza pari a tre metri sufficiente per il transito ciclabile a doppio senso di marcia.
Particolare attenzione è stata posta all’inquinamento acustico, procedendo alla stima puntuale dei livelli sonori ed alla valutazione della propagazione sonora e prevedendo la realizzazione di una serie di interventi mediante l’utilizzo di barriere verticali al fine di riportare i livelli acustici entro i limiti di soglia prescritti dalle normative, per una lunghezza di quasi 800 metri ed uno sviluppo pari a circa 3000 metri quadrati.
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