Visite guidate, narrazioni e attività per bambini e famiglie dedicate ai luoghi nascosti, e per lo più inaccessibili al pubblico, del sito Unesco patrimonio dell’umanità di Modena piazza Grande, con Duomo e Ghirlandina. “Modena Patrimonio Mondiale in Festa”, appuntamento giunto nel 2020 alla terza edizione, darà la possibilità a tutti da sabato 3 a domenica 11 ottobre di scoprire opere come la splendida scala elicoidale della Ghirlandina, le Sacrestie del Duomo, e la “Macchina del tempo” ideata da Lodovico Gavioli per l’orologio di Palazzo Comunale. Una rara occasione per approfondire l’unicità del nostro patrimonio documentata anche attraverso tre brevi video-documentari realizzati per l’occasioni. I filmati saranno presentati in esclusiva durante i giorni della festa nella Sala del Fuoco di Palazzo Comunale e ai Musei del Duomo (e saranno visibili sui siti web www.unesco.modena.it www.visitmodena.it).
“Modena Patrimonio Mondiale in Festa” è volto a diffondere e condividere la conoscenza e la consapevolezza del complesso monumentale di piazza Grande, dichiarato nel 1997 Patrimonio Mondiale dell’umanità, bene prezioso di cui tutta la comunità è ad un tempo erede e custode.
Il calendario è stato presentato in Municipio martedì 29 settembre dagli assessori Andrea Bortolamasi (Cultura) e Ludovica Carla Ferrari (Promozione della città e Turismo), con Francesca Piccinini, direttrice dei Musei civici e coordinatrice del Sito Unesco di Modena, e Giovanna Caselgrandi, direttrice dei Musei del Duomo. Tanti gli appuntamenti in programma per adulti, bambini e famiglie, progettati dal Coordinamento Sito Unesco dei Musei Civici, in collaborazione con i Musei del Duomo e il Servizio Promozione della città e turismo e con il contributo della Fondazione Banco S. Geminiano e S. Prospero.
Tra le iniziative, anche “Dal Sito Unesco alla città romana. La storia attraverso le pietre”, una visita itinerante condotta da Stefano Lugli, dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, e da Silvia Pellegrini, dei Musei civici di Modena, alla scoperta del complesso cantiere della cattedrale e della Ghirlandina: sulle tracce del reimpiego di pietre provenienti dalla città e dalle necropoli di “Mutina” e della edificazione dei due monumenti nel cuore storico della città. Per i più piccoli sono invece programmati alcuni appuntamenti con il narratore “contastorie” Marco Bertarini, che presenterà “Dentro l’orologio che respira”, visita e narrazione dedicata al genio di Lodovico Gavioli.
Domenica 11 ottobre dalle 15 alle 18 (ogni mezz’ora turni per 10-15 persone) chiude la festa per il Sito una caccia al tesoro realizzata col gruppo scout Agesci Modena 3.
Partecipare alle iniziative e alle visite guidate costa 3 euro, che consentiranno ai cittadini di contribuire al ritorno nella sede originaria, Palazzo Comunale, della campana fusa nel 1272 da Guido da Modena, attualmente nella sede del Quartiere 1. Il progetto rientra nella campagna “Io sono Patrimonio dell’Umanità”, che mira ad accrescere ancora di più nei cittadini modenesi il senso di appartenenza nei confronti del Sito Unesco e a stimolare un sentimento di identità, tutela e valorizzazione verso ciò che rappresenta un motivo di orgoglio per la storia della città.
Tutte le attività sono a numero chiuso nel rispetto delle normative anti Covid per garantire massima sicurezza a pubblico e operatori e sono da prenotare attraverso lo IAT, Ufficio Informazione e Accoglienza Turistica di piazza Grande 4 (tel. 059 2032660, sito www.visitmodena.it, e-mail info@visitmodena.it).
È fortemente consigliato il preacquisto dei biglietti online su www.visitmodena.it per evitare code e assembramenti nelle giornate dell’evento.
Informazioni: Ufficio Coordinamento Sito Unesco di Modena ai Musei Civici, (tel. 059 2033119, www.unesco.modena.it – coordinamento@comune.modena.it).
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]