Il giorno è arrivato: oggi, sabato 20 aprile, alla Polisportiva San Faustino, l’assemblea del Partito Democratico ha approvato all’unanimità la lista dei 32 nomi (16 donne e 16 uomini), che correrà alle elezioni amministrative dell’ 8 e 9 giugno. Capolista la Segretaria cittadina Federica Venturelli.
«Il 29 gennaio iniziava alla Polisportiva di Modena Est la nostra campagna elettorale insieme a Massimo Mezzetti – dichiara Federica Venturelli -. Durante questi mesi abbiamo lavorato per costruire una coalizione larga e plurale. E ci siamo riusciti: insieme al Partito Democratico ci saranno altre 6 liste, non un insieme di sigle ma un patto politico serio per Modena, che vede il Partito Democratico perno della coalizione di centro-sinistra. Noi ci candidiamo per e non contro. Noi non ci candidiamo per un “generico” battere le destre, noi ci candidiamo perché vogliamo portare Modena nel futuro e migliorare le condizioni di vita delle persone.
Oggi, dopo un lungo percorso, ecco la lista. Un percorso fatto di criteri come esperienza, rinnovamento, territorialità, competenze e rappresentatività. Una lista che rispetta la parità di genere, con una particolare attenzione alle seconde generazioni. Una lista forte, coesa, che si presenta a testa alta. Ci sono 16 donne e 16 uomini. Ci sono 4 under30 e 15 persone tra i 30 e i 45 anni. Il 60% della lista ha meno di 45 anni. Più di 1/3 della lista è composta da persone che non fanno politica attiva, quelli che noi chiameremmo della società civile. Una lista aperta al mondo del lavoro, dei giovani, dell’associazionismo culturale e sociale, della sanità, della scuola e delle professioni, con una particolare attenzione alle seconde generazioni.
Questa lista è profondamente radicata nella società modenese. Una lista che incarna le eccellenze ma anche le contraddizioni della nostra città. C’è il lavoro povero, ci sono le nuove povertà, ma anche le difficoltà di lavorare e studiare contemporaneamente, c’è chi fa due lavori per mantenere una famiglia, perché uno non basta. Ci sono lavoratori dipendenti, liberi professionisti e partite iva, lavoratori della scuola e del mondo sanitario. Sono rappresentate le professioni, dagli avvocati agli architetti, ai commercianti e manager d’impresa.
Abbiamo candidato persone che rappresentano Modena e la sua comunità eterogenea, la città nelle sue eccellenze e nelle sue contraddizioni. Una lista che vuole rappresentare chi corre, ma anche chi fa più fatica. Una lista che non lascia indietro nessuno, che dice con forza che Modena è la città di tutte e di tutti, di chi ci è nato e di chi l’ha scelta, ragazze e ragazzi nati o cresciuti in Italia, che fanno pienamente parte della comunità modenese e che devono avere il diritto di essere rappresentati. Questo fa un partito di centro-sinistra. Senza bandierine ma con un vero investimento politico».
Ecco la lista dei 32 candidati PD.
Federica Venturelli, 28 anni, impiegata, CAPOLISTA
Anna Allesina, 64 anni, architetto
Grazia Baracchi, 52 anni, docente
Renza Barani, 65 anni, pensionata
Luca Barbari, 44 anni, avvocato
Mara Bergonzoni, 60 anni, impiegata
Alberto Bignardi, 40 anni, agente immobiliare
Simone Bonfante, 48 anni, avvocato
Andrea Bortolamasi, 40 anni, assessore
Andrea Bosi, 41 anni, ricercatore
Benedetta Maria Campana, 44 anni, bancaria
Antonio Carpentieri, 55 anni, avvocato
Vincenza Carriero, 57 anni, avvocato
Francesca Cavazzuti, 54 anni, insegnante
Lucia Connola, 49 anni, impiegata amministrativa
Anna De Lillo, 22 anni, educatrice e studentessa
Urania Dekavalis, 38 anni, Esg Specialist
Danaida Delaj, 40 anni, avvocato
Federica Di Padova, 35 anni, docente
Gianluca Fanti, 58 anni, impiegato
Francesco Fidanza, 42 anni, medico
Fabia Giordano, 45 anni, dirigente sportivo
Mattia Gualdi, 27 anni, imprenditore
Diego Lenzini, 42 anni, manager d’impresa
Stefano Manicardi, 28 anni, amministratore di condominio
Salvatore Mirabelli, 31 anni, consulente finanziario
Aldren Ortega, 34 anni, lavoratore autonomo
Fabio Poggi, 62 anni, consulente informatico
Piergiorgio Rebecchi, 64 anni, avvocato
Vittorio Reggiani, 56 anni, impiegato
Giulia Ugolini, 39 anni, medico di medicina generale
Giovanna Zanolini, 68 anni, avvocato
La gente a RE ha sempre in maggioranza votato PD e così continuerà a fare per i prossimi 20 anni almeno, così si potranno anche celebrare i 100 anni di dominio incontrastato sulla città.
Perchè cambiare ?
Il figlio lavora alla Coop, la figlia all’Unipol, la moglie/il marito lavorano in Comune, lo zio è presidente di una Cooperativa Sociale, la cugina serve i pasti alla CIR e nel tempo libero si dedica all’ArciGay, la nipotina fa teatro in una delle tante associazioni teatrali (rigorosamente antifasciste) che si abbeverano alla mammella comunale.
Dulcis in fundo, il nonno è stato partigiano (rosso), e fa volontariato all’ANPI.
Il sistema di potere consolidato in quasi 80 anni è pervasivo nelle vite dai reggiani, che a volte si lamentano ma poi, alla fine, corrono in massa a dare in ogni modo il voto al caro vecchio PD, non importa chi esso possa aver candidato.
Dopotutto… “chi lascia la stada vecchia per la nuova…”
Perchè rischiare, meglio continuare col solito tran-tran e i consueti giochi di potere.
Dai c’andòm…
certo, però zitto e muto, di cosa ti lamenti? se vivi nel partito e del partito non puoi lamentarti del partito o lo fai come posa sociale per metterti un po’ in mostra, tipo vado in spiaggia tutto il giorno, ma sai mi annoio un po’! sei ancora più incapace di chi ti lamenti e sei pure poco riconoscente e non dico altro
gentile Pippo, non sono riuscito a farLe cogliere la sottesa ironia: nelle mie intenzioni NON era un post PRO-PD scritto da un piddino… piuttosto voleva essere una voce ironica che sottolinea come ogni votante faccia poi i conti con le contingenze materiali della vita quotidiana…
tranquillo, io ho colto, infatti mi rivolgo a chi si lamenta ogni giorno di sicurezza, di traffico, di viabilità, del centro vuoto, del centro pieno e schiamazzante, dei negozi e dei centri commerciali, degli autobus e delle biciclette, delle buche e dei dossi degli affitti e delle case e di tutto lo sviluppo imposto alla città da 80 anni di gestione continuativa di un unico partito e poi miracolosamente alle elezioni lo vota col sorriso sulle labbra…
Da una vita voto PD…negli ultimi anni non per scelta, ma perché è il meno peggio.
La base, i cittadini, vi ricordate cosa sono?
C’è uno scollamento enorme…
Dove è la sinistra dei cittadini, lavoratori…? Dove è la base? La vicinanza?
Voterò perché siete il male minore…brutta constatazione…
Voterò Fabia perché vorrei non venissero eletti i soliti che da anni stanno seduti nei loro scranni e non sanno cosa vuol dire vivere al di fuori del palazzo!
Pulizia, cambiamento, contatto e vicinanza…il territorio…la città.
Dove è finito il partito?
Voterò Fabia, perché è pura…sincera e umile. Vicina alla gente , per quanto mi riguarda licenziarmi tutti quelli che in consiglio occupano la sedia da anni
è incomprensibile. non le va bene niente, ma li vota perchè sono il meglio. ma il meglio di cosa e perchè? vuole il cambiamento, ma vota sempre le stesse persone, come pensa che possa cambiare qualcosa? della serie la sinistra mi può fare quello che vuole e io sempre sarò contenta… pazzesco!
Certo, il PD può fare ciò che vuole, anche scontentare il suo elettorato, e verrà votato ugualmente, perchè l’importante è una cosa sola:
votare per chi è antifascista.
però nella sua risposta non capisco fino a che punto sia serio o scherzoso…
Buongiorno Signor Arturo, era una risposta di amara ironia.
Certo l’elettore piddino tiene ufficialmente molto all’antifascismo però, dato che si vota anche col portafoglio, pensa pure e forse soprattutto al mantenimento dei posti di lavoro e dello status quo imperante da quasi 80 anni, come ben evidenziato sopra dal post “PERCHE’ CAMBIARE?”