Ha patteggiato la pena di cinque anni la donna moldava di 27 anni indagata dalla procura di Modena per omicidio preterintenzionale in relazione alla morte del figlio, un bambino di tre anni e otto mesi.
Il decesso del minore è avvenuto nella città emiliana il 14 gennaio dello scorso anno, quando arrivò al Policlinico con evidenti ecchimosi, segno di percosse, e ormai già in fin di vita. La donna ha ammesso di averlo picchiato, sostenendo, però, di non aver mai pensato di poter provocare la morte del figlio, ma, al contrario, di averlo colpito perché piangeva.
Davanti al giudice anche il compagno di lei, un 38enne albanese, ha patteggiato una pena inferiore, ovvero un anno e dieci mesi: l’accusa nei suoi confronti era di omissione di soccorso. Le indagini sono state coordinate dal pubblico ministero Luca Guerzoni. Il responso della medicina legale ha messo in evidenza che il bambino sarebbe morto a causa di una sepsi provocata dalla rottura del mesentere, una pellicola che riveste l’intestino.
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