Creare un percorso tra storia e cucina, cibo e cultura e diventare un nuovo punto di riferimento culturale per Modena: è questo l’obiettivo di Bibendum Group, che a luglio ha inaugurato la nuova sede in via Ginzburg e ora vuole coinvolgere i cittadini con un palinsesto multiforme di appuntamenti.
Sono quattro i filoni tematici e le tipologie di eventi: si parte dalla scoperta dell’identità culinaria di culture diverse da quella italiana con cene, menù e dialoghi a tema; si approfondisce il rapporto tra cibo e benessere con conferenze accompagnate da degustazioni; si scoprono le qualità e gli utilizzi di ingredienti e prodotti diversi attraverso cene in collaborazione con Slow Food; ci si avvicina al Natale con atmosfere e brunch dai sapori nordici, grazie alla versatilità degli spazi.
È il Convivio a ospitare eventi e pubblico: un ampio open space modulare di quasi 250 metri quadrati, un ambiente versatile, dalle infinite possibilità di utilizzo, dove il cuore pulsante è rappresentato dalla cucina a vista che rende possibile vivere l’esperienza di un live kitchen. Il Convivio è una struttura “su misura”, a servizio sia dei privati che delle imprese: è un luogo in cui organizzare un evento, una cena, una festa, ma diventa anche una sala adatta a un convegno o alla formazione.
Il primo appuntamento inaugura il filone tematico dedicato alla cucina tipica di altre culture. Non è un caso che Bibendum abbia scelto di partire dalla cucina tradizionale italo-americana: Marta Pulini, executive chef e fondatrice di Bibendum Group, è un punto di riferimento della cucina italiana in America, avendo vissuto a lungo a New York, lanciando ristoranti come Bice, Le Madri, Coco Pazzo, 100 Lire e Tuscan Square.
Venerdì 26 ottobre il Convivio debutta allora con una cena a tema “Mamma mia dammi 100 lire”: a partire dall’unità d’Italia furono diversi milioni gli italiani emigrati negli Stati Uniti e questa canzone popolare, che ne racconta l’epopea, ne diventò il simbolo. La serata vuole essere un evento enogastronomico a più voci durante il quale, mentre si gustano e si riscoprono le ricette dei migranti italiani in America, Marta Pulini racconta la propria esperienza in un dialogo con Pino Luongo, uno dei protagonisti della ristorazione italiana in America (in grado di creare, tra gli anni Novanta e Duemila, un impero di locali, a New York e non solo), e Antonio Cherchi, profondo conoscitore della storia della ristorazione italiana negli Usa nonché membro del Comitato esecutivo di Slow Food Italia. Faranno da sfondo alla cena un racconto per immagini e una selezione di brani musicali di autori e cantanti italoamericani, da Frank Sinatra a Lady Gaga, da Dean Martin a Madonna, da Perry Como a Bruce Springsteen.
Ma cosa significa nella quotidianità alimentarsi in modo sano ed equilibrato? Il secondo filone di appuntamenti vuole rispondere proprio a questa domanda. Si comincia giovedì 15 novembre, a partire dalle 16, con l’incontro “Mangiare bene per vivere meglio”: oncologi, ginecologi, fisioterapisti e nutrizionisti indagheranno sul rapporto tra cibo, stili di vita e salute. Sarà presente, tra gli altri, il professor Stefano Cascinu, direttore della struttura complessa di Oncologia del Policlinico di Modena. L’incontro si chiuderà con una “degustazione consapevole” a cura di DiSanaPianta e con alcuni assaggi preparati da Marta Pulini, da sempre portatrice nei suoi piatti della possibilità di incrocio tra gusto e salute.
E ancora: vivere slow, una riconquista. Per decenni l’imperativo è stato lo stile “fast life“, rappresentato non solo dai ritmi frenetici del quotidiano moderno, ma anche dalla standardizzazione dei gusti alimentari. Ora, però, la filosofia Slow Food si espande oltre i confini della buona tavola e arriva a influenzare le scelte di vita, con l’obiettivo di rallentare i ritmi di lavoro e consumo. Bibendum condivide questo punto di vista e se ne fa portavoce: nasce da qui la lunga collaborazione con Slow Food, che ora sfocia nel filone tematico di eventi realizzati in sinergia.
Il primo appuntamento di questa rassegna, in programma venerdì 30 novembre, è dedicato al più prezioso dei vini, lo champagne: “Nunc est Bibendum” non poteva che essere il titolo della serata, una cena per condurre alla scoperta delle diverse note che ne compongono il sapore e l’odore e per imparare a individuare le diverse uve che vengono utilizzate nella produzione. A guidare i commensali nel corso di questa esperienza “multisensoriale” sarà Filippo Marchi, responsabile del vino per la Condotta di Modena, il quale ha anche scelto gli champagne proposti, rigorosamente provenienti da piccoli produttori. Contestualmente Marta Pulini proporrà piatti diversi, realizzati appositamente sulla base delle caratteristiche organolettiche degli champagne a cui saranno abbinati.
Il Convivio, però, è uno spazio duttile ed eclettico, in grado di trasformarsi e di adattarsi a diverse situazioni: lo dimostra il quarto filone tematico, che dal 10 novembre al 31 dicembre accompagnerà i visitatori verso il Natale trasformando il Convivio in un bosco invernale e portando a Modena l’atmosfera tipica della Scandinavia grazie a un allestimento suggestivo – in collaborazione con Garden Bulzaga di Faenza, che proporrà in vendita oggettistica natalizia con suggestioni nordiche.
Grazie al “Nordic Christmas in Modena”, per tutto il periodo all’interno del Convivio si potranno ambientare incontri, feste, cene di Natale e conferenze nel bosco; sarà possibile assaporare una colazione, un brunch o una cena nel cuore del Nord Europa senza allontanarsi da casa, gustando il finocchietto selvatico, l’aringa marinata, i mirtilli neri, il cardamomo e i famosi “smorgabord”. Dal lunedì al venerdì lo spazio sarà dedicato alle iniziative private e aziendali su prenotazione, nel weekend invece sarà aperto a tutti: il sabato sera con cene su prenotazione, il sabato e la domenica dalle 11.30 alle 16 con nordic brunch. Durante il brunch domenicale saranno organizzate scuole di cucina per bambini – a cura de La Bottega di Merlino – nell’attiguo “Ristoro”, adiacente alla grande cucina di Bibendum.
Sarei interessata al nordic brunch o alla cena, ma prima vorrei sapere se ci sono anche piatti senza glutine.
Resto in attesa di una vs gradita risposta
Saluti
Sabina Santi