Fino a domani, domenica, giocatori esperti, chi non tocca un dado da anni e famiglie con bambini – anche i più piccoli – possono sperimentare a Play – Festival del Gioco un’esperienza immersiva nel mondo del gioco senza indossare nessun visore e tenendo spenti gli schermi. Basta sedersi e giocare negli oltre 2.500 tavoli di giochi allestiti a ModenaFiere, in grado di accogliere contemporaneamente oltre 7.500 persone; ci si può anche sfidare nei tornei organizzati per i visitatori o scegliere tra gli oltre 800 eventi, decine di workshop e conferenze che vedono coinvolti oltre 100 ospiti.
“Ruolo, narrazione ed esperienza” sono le parole chiave di questa 15esima edizione che cade nel 50esimo anniversario della nascita del Gioco Di Ruolo. Il 1974, anno in cui sono state pubblicate per la prima volta le regole di Dungeons & Dragons, segna infatti questo anniversario. Il padiglione B è interamente dedicato al gioco di ruolo e in questo contesto si inserisce l’ospite d’onore: David “Zeb” Cook, uno dei più grandi artefici di GDR fin dagli anni ’80, è presente presso stand Mondiversi (domenica 14.00-15.00) per far giocare e parlare delle sue opere e non manca alla grande tavola rotonda con i maggiori ospiti internazionali di che affronteranno il tema del ruolo della narrazione nel mondo del gioco.
Ai 50 anni di Dungeon & Dragons viene dedicata anche la mostra “D&D: 50 anni di avventure e arte” curata da Alessio Mazzacani esposta, per i tre giorni di fiera, nella sala G20. Si tratta della narrazione multimediale del mondo di D&D ambientata in una taverna fantasy con manuali e scatole storiche originali. A tutto questo si affiancano le incredibili tele realizzate da Katerina Ladon, artista inclusa nella rosa dei principali illustratori di D&D, che esporrà anche la gigantografia di “Bathing in Dragons Blood – Fizban’s Treasury of Dragon”. Tale opera è stata scelta dal servizio postale americano (USPS) per uno dei dieci francobolli commemorativi, che verranno emessi nel corso del 2024, per festeggiare i 50 anni del gioco di ruolo più famoso al mondo. Accanto alle opere di Katerina sono esibiti i lavori di Francesca Baerald, notissima artista e cartografa modenese, che espone l’originale e la gigantografia della spettacolare mappa fantasy di PLAY, disegnata in occasione della quindicesima edizione del Festival. Per la mostra si ringraziano Mondiversi e tutti i collezionisti per il materiale prestato, Legacy Group come partner tecnico, Future Education Modena (FEM) per l’aspetto interattivo
Durante quest’edizione di PLAY Festival del gioco viene sperimentato per la prima volta in assoluto in un evento fieristico così rilevante il “grande multitavolo multiepoca” L’alba della Rovina a cura di Federludo domani alle ore 14.00 in Sala 400. Sono intavolate contemporaneamente diverse versioni di Dungeon & Dragons con la stessa ambientazione, dove le azioni del passato influenzeranno il futuro. Si tratta di un’immensa sfida collaborativa per i grandi master che hanno già accettato di affrontarla con entusiasmo. Degno di segnalazione l’appuntamento Venti di Rivolta di domani alle 10.00 in Sala 400, dove fino a duecento giocatori e appassionati di Navigavia si ritrovano per dare vita a una partita imperdibile! Il cast dello show di InnTale guiderà i giocatori verso un’avventura mozzafiato che assicurerà grandi duelli, incredibili battaglie e un mare di risate!
Oltre ai game designer la quindicesima edizione di PLAY Festival del gioco ospita molti artisti. Daniel Bund, disegna delle cartoline personalizzate per tutti i visitatori che passano dallo stand di YAS!Games domani creando piccole opere d’arte sul momento; mentre Francesco Mazziotta, illustratore e fumettista e appassionato di GDR è presente nello spazio actualPLAY, dove ha realizzato un incredibile Artwork, sempre domani dando vita, con altri illustratori, a uno streaming artistico. Tutto ciò che verrà creato da loro verrà proiettato sui Ledwall presenti a PLAY.
Il gioco da tavolo cresce ancora nella quindicesima edizione del festival occupando l’intero padiglione A interamente dedicato al mondo editoriale. Qui trova spazio l’innovativa Crowdfunding Zone con la presenza ufficiale di Gamefound, quale partner dell’area.
Sempre più grande il Padiglione C, la grande Ludoteca di Play. Un intero padiglione dedicato ai tavoli da gioco. Oltre alla ludoteca ci sono i tavoli del Goblin Magnifico, l’area Replay dedicata ai classici moderni, la rinnovata area dedicata ai giochi che hanno vinto premi internazionali e l’area giochi da due. Il posto ideale per scoprire il meglio che il gioco da tavolo ha saputo offrire negli ultimi anni. Se nel padiglione A sono gli editori ad esporre, in questo si entra nel territorio delle grandi associazioni ludiche.
L’Area Scientifica, cui verrà dedicato un intero padiglione, esplorerà gli aspetti culturali ed educativi del gioco. Tutte queste realtà propongono al pubblico di PLAY i giochi sviluppati nel proprio alveo, incontri con scienziati e ricercatori e laboratori: giochi scientifici, giochi storici, giochi per il cambiamento sociale e tanto altro ancora. Tra i tanti da non perdere sono: Pixel – chi vuol essere astrofisic?? un gioco da tavolo sulla ricerca astrofisica e le osservazioni astronomiche, sviluppato nell’ambito della collaborazione tra l’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) e il Game Science Research Centre, di cui INAF fa parte; o La fisica si mette in gioco, un’avventura alla scoperta del lato ludico della fisica grazie a giochi da tavolo e videogame per grandi e piccini, accompagnati da ricercatori e ricercatrici dell’INFN Istituto Nazionale di Fisica Nucleare: finalmente saranno chiari alcuni misteri della fisica.
L’area Scientifica accoglie le proposte che hanno negli aspetti educativi e formativi del gioco un elemento non solo accessorio; si arricchirà di un programma di conferenze, di incontri e di momenti di riflessione.
Play è per tutti e anche i bambini e le famiglie trovano pane per i loro denti. Si impara giocando o imparare è un gioco? Entrambe. Da un lato il gioco e un ambiente giocoso sono un mezzo importante per arrivare ad un apprendimento autentico e personale; dall’altro il gioco è di per sé un motore di apprendimento naturale che concede il lusso di sbagliare, ricominciare e magari sbagliare ancora. PLAY dedica un’intera area ai temi dell’accoglienza, dell’accessibilità e del gioco sano con il progetto Nati per Giocare. Un punto di partenza per chiunque, di ogni età, per avvicinarsi al mondo del gioco, in un clima accogliente e attento a bisogni e al benessere di ogni persona. Domenica 19 l’AUSL Modena terrà i laboratori Giocare per conoscere il mondo. Lo scopo del laboratorio è quello di aumentare la consapevolezza dell’importanza del gioco condiviso attraverso attività volte ad allenare la capacità di osservazione del gioco, analizzare gli interessi del proprio bambino e riconoscere le abilità di gioco del proprio figlio.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]