Una riunione del Consiglio dei ministri è prevista domani alle 18. Sul tavolo potrebbe esserci anche la discussione delle nuove misure restrittive che si applicheranno nei giorni del Natale.
Tutta l’Italia in zona rossa nei giorni festivi e prefestivi, dal 24 dicembre al 3 gennaio. E’ l’ipotesi di mediazione prevalente nel governo, al termine di un primo vertice.
Questa mattina giovedì 17 dicembre si è tenuto il nuovo vertice a Palazzo Chigi tra Giuseppe Conte e i capi delegazione della maggioranza sulla stretta di Natale. Il tempo stringe, tanto che fonti di governo spiegano come, a questo punto, sia davvero difficile che le nuove norme possano essere definite prima di 24 ore. Si va verso misure più restrittive, ma la discussione non è ancora chiusa e la riunione è stata aggiornata per permettere la partecipazione anche della rappresentante di Italia viva, la ministra Teresa Bellanova.
C’è un braccio di ferro con chi vuole una linea morbida. In vista del Natale “il Governo vuole inibire ancora di più gli spostamenti e la libertà d’impresa, lo ritengo inopportuno e l’ho detto al Governo”, afferma il presidente della Liguria Giovanni Toti in una diretta fb dopo un confronto con il Governo che proseguirà domani. “L’Italia si è data delle regole, stabilendo le zone di rischio giallo, arancione e rosso. Ritengo che con quel metodo si debba continuare. Credo che sia giusto essere prudenti dove il virus sta facendo grandi danni e se serve fare ulteriori chiusure. Ma penso che il principio delle zone sia giusto, dico no a regole uniformi, bisogna dare respiro ai cittadini”.
ZONA ROSSA – Nella zona rossa vengono applicate le misure più restrittive previste dal governo. L’uscita di casa va motivata, sono chiusi bar, ristoranti, negozi, la Dad è prevista dalla seconda media in poi (anche se durante le festività le scuole rimarranno tutte chiuse). E’ vietato spostarsi da un Comune all’altro, nonchè uscire od entrare nella Regione. Torna l’autocertificazione anche per gli spostamenti all’interno di una città .
ZONA ARANCIONE – Nella zona arancione i ristoranti e bar restano chiusi per tutta la giornata. I negozi restano aperti. La Dad è prevista solo alle superiori. La circolazione all’interno di un Comune è permessa ma non lo è abbandonare il proprio Comune di residenza, domicilio o abitazione. E’ vietato entrare o uscire dalla Regione.
ZONA GIALLA – Infine nella zona gialla attualmente le regioni ‘giallè devono rispettare misure restrittive più “morbide” previste dal Dpcm. I ristoranti e i bar sono aperti fino alle18, i negozi restano aperti fino a orario di chiusura. I centri commerciali sono chiusi nei weekend. E’ possibile spostarsi all’interno della Regione e da una Regione gialla all’altra.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]