[Books] “Midland a Stilfs. Tre racconti”

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A leggere il trittico di Bernhard composto da Midland a Stilfs, che dà il titolo alla raccolta, dal Mantello di Loden e da Sull’Ortles. Notizie da Gomagoi, l’aria di montagna ossigenerà polmoni e sangue, un salutare beneficio che non raggiunge, però, il cuore, inteso come sede di sentimenti e amore, e neppure il cervello. Anzi, la rabbia e il risentimento, per quello che è stato e per quello che è, divorano i personaggi. L’imprigionano in un’ottusità d’alta quota.

Che tre agricoltori abitino sulle altitudini di Stilfs (Stelvio, comune della provincia di Bolzano) alle prese con l’Inglese, in villeggiatura una volta l’anno, per visitare la tomba della sorella, e con i numerosi villeggianti.

È vero che come Franz – dice la voce narrante – quando ero a Basilea, a Zurigo, a Vienna credevo ancora che una volta a Stilfs, che per tutti è sempre stato la quintessenza del silenzio e del raccoglimento, mentre in realtà non è mai stato altro che un covo ad alta quota di ottusità e imbecillità, per quanto straordinarie, un centro di “imbecillità culturale”, che una volta a Stilfs mi sarebbe stato possibile pensare né a Basilea, né a Zurigo, né a Vienna, e infine neppure in quella Innsbruck intellettualmente affatto denutrita“.

O che si ridiscenda di altitudine e si rotoli a Innsbruck nello studio dell’avvocato Enderer che racconta, in una lettera recapitata a qualcuno di cui è il tutore, di uno strano cliente, a cui cavar le parole di bocca è un’impresa. Soprattutto quando l’attenzione dell’avvocato è concentrata su quel particolare mantello che indossa il cliente.

All’improvviso in quell’uomo – scrive Enderer – al quale siamo passati accanto per due decenni, notiamo qualcosa, che sia il mantello o qualcosa di completamente diverso; all’improvviso ho notato il mantello di quest’uomo, e insieme ho notato che l’uomo abita nella Saggengasse e che ama passeggiare lungo la Sill. Una settimana fa quest’uomo mi ha rivolto la parola nella Herrengasse ed è salito con me in studio“.

O che da Gomagoi, piccolo paese che sorge all’imbocco della valle di Trafoi, due fratelli s’inerpichino verso l’Ortles riflettendo sulle loro vite rovinate da un padre despota e da una madre accondiscendente.

Mio fratello disse: dopo la loro morte abbiamo avuto il coraggio di vivere la nostra vita in base alla nostra forza di volontà, senza genitori eravamo liberi. Nessuna indulgenza, disse, nessuna indulgenza. Nessuna falsità. Ero malaticcio e in me a poco a poco c’è stato solo deperimento, disse. Sotto l’influenza dei genitori. Non li senti ancora, disse, “più svelti bambini attraversiamo il ruscello di Sulden, più svelti bambini”. La spietatezza di loro due e la vulnerabilità di noi due“.

La penna dello scrittore austriaco è intrisa di tragico umorismo nero che non concede attenuanti a nessuno. Colpisce e gira il coltello nella piaga. Uomini vulnerabili a cui della bellezza della montagna non importa più nulla, perché la sola nuda e dura roccia si è trasferita dentro i loro cuori. Esistenze senza luce come certi giorni d’inverno (che anche in pianura padana ben conosciamo).

Alla fine, ho riflettuto… e preferisco il mare.

* * *

 

Thomas Bernhard, Midland a Stilfs. Tre racconti, traduzione italiana di Giovanna Agabio, Adelphi, 2020,  pp. 121, 12 euro

Si ringrazia la Libreria del Teatro, via Crispi 6, Reggio Emilia.


Colonna sonora:

LUCA CARBONI, Mare Mare
https://www.youtube.com/watch?v=xWG4Dz3q3EQ

ROBYN HITCHCOCK, Love
https://www.youtube.com/watch?v=PVyNa6G71do

THE WHO, Sea And Sand
https://www.youtube.com/watch?v=o-f3LnfdSC0

THE BEACH BOYS, Surfin Usa
https://www.youtube.com/watch?v=2s4slliAtQU

GIUNI RUSSO, Un’estate al mare
https://www.youtube.com/watch?v=Qb61a0T-9Rg

I nostri voti


stile narrativo
7
tematica
7
potenzialità di mercato
7