I sindacati territoriali Cgil, Cisl e Uil, alla luce dell’invasione militare russa in Ucraina, hanno proclamato per la giornata di mercoledì 2 marzo uno sciopero di un’ora – alla fine di ogni turno di lavoro – di tutti i lavoratori e di tutte le lavoratrici della provincia di Reggio e di quella di Modena, ad esclusione dei settori regolati dalla legge 146/90 (compresi quelli della sanità pubblica e privata e delle strutture assistenziali residenziali).
“Condanniamo l’aggressione militare russa e chiediamo uno stop immediato delle ostilità: il primo obiettivo deve essere la protezione umanitaria dei civili”, hanno spiegato le organizzazioni sindacali reggiane e modenesi: “Ripudiamo la guerra come strumento di risoluzione delle controversie internazionali, esattamente come scritto nella nostra Costituzione repubblicana. Esprimiamo quindi la nostra solidarietà al popolo, alle lavoratrici e ai lavoratori dell’Ucraina, ben consapevoli che sono i primi a subire le scellerate decisioni dei potenti”.
Per Cgil, Cisl e Uil “è necessario attivare urgentemente tutti i canali della politica e della diplomazia, in sede europea e in sede Onu, per far sì che si interrompa immediatamente e in maniera assoluta l’invasione russa e si avvii un vero processo di pace, dove non vincano le logiche economiche e di potere, ma dove si possano affermare solidarietà e tolleranza. Mai come oggi è evidente che la pace e il ripudio delle guerre devono essere la priorità dell’agenda politica italiana, europea e mondiale. Per questo è fondamentale che il governo italiano, l’Unione Europea e l’Onu agiscano ispirati dai loro principi costitutivi a difesa di pace e democrazia, mettendo in campo ogni sforzo necessario affinché cessino le azioni militari e siano riaperti i tavoli negoziali diplomatici”.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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