Premier visita tra la gente, senza codazzi (VIDEO)

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La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è atterrata nel primo pomeriggio a Rimini, da dove si è mossa per una visita alle popolazioni alluvionate. Nessuna passerella – al momento – nessun codazzo di giornalisti, fotografi e cameraman e tutti i dettagli del percorso coperti dal massimo riserbo. Una visita quasi privata per rendersi conto di persona di cosa stia attraversando l’Emilia-Romagna in questi giorni iniziata nel Ravennate, a Ghibullo, tra la sorpresa di tanti cittadini che, in mezzo all’acqua e al fango, si soni trovati davanti la presidente del Consiglio senza divise da Protezione civile, ma in semplice camicetta verde e stivaloni.


Immancabili i selfie chiesti dai cittadini, così come sui social iniziano ad essere postati i primi video della visita, sicuramente inusuale, della premier.

 


Meloni è arrivata in Romagna con l’aereo di Stato italiano, decollato nella notte da Hiroshima in anticipo sulla chiusura del vertice del G7: dopo uno scalo tecnico in Kazakistan, l’atterraggio a Rimini.

La premier ha lasciato con un giorno in anticipo il G7 perché – ha detto – ‘La mia coscienza mi impone di tornare e sono già stata troppo tempo lontana’. Meloni ha aggiunto di aver bisogno di vedere coi suoi occhi l’entità del disastro che ha messo in ginocchio le terre alluvionate e di preparare al meglio le misure più urgenti che arriveranno nel Consiglio dei ministri che resta comunque fissato per martedì.

Non si poteva fare prima, magari tra una tappa e l’altra del viaggio che l’ha portata in Islanda e poi in Giappone. Perché la protezione civile sta ancora facendo l’inventario dei danni. E perché il maltempo non ha ancora smesso di imperversare in zone che in larga parte vivono di turismo, con la stagione estiva alle porte.

Intanto martedì arriveranno “20 milioni”, per affrontare le emergenze. Poi ci saranno altre risorse, ne serviranno cospicue, da destinare alla ricostruzione. Per le Marche lo scorso anno furono stanziati 400 milioni. Per l’Emilia, i primi calcoli che si fanno nel governo, ne serviranno di più. Solo per le strade (oltre 500 quelle chiuse) la Regione stima danni per miliardi di euro. “Le risorse si trovano – assicura Meloni – ma prima abbiamo bisogno di pregare perché questo disastro si fermi”.