‘Voto rinviato, vittoria del centrodestra’

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Come volevasi dimostrare: questa mattina, dopo una seduta “fiume” della Commissione Parità, il PD ha preferito evitare la votazione sul progetto di legge “contro la omotransnegatività”, rinviando ad altra data il confronto tra le varie sensibilità presenti al proprio interno, e, soprattutto, evitando di discutere sull’emendamento di condanna alla maternità surrogata, presentato dalla componente cattolica del Partito Democratico.

“Per noi è una grande vittoria”, dichiarano in coro i consiglieri Facci (Mov. sovranista), Galli (Forza Italia), Marchetti (Lega) e Tagliaferri (Fratelli d’Italia), che hanno aderito ai due emendamenti a firma Paruolo/Boschini apponendovi la propria firma, così disorientando il PD ed i suoi cespugli.

“Dopo avere ottenuto, anche in virtù del convegno organizzato per giovedì pomeriggio proprio in Regione, il consistente ridimensionamento del progetto di legge – dal quale è stato espunto il termine “omotransnegatività”, nonchè il riferimento a comportamenti anche solo potenzialmente negativi – abbiamo messo in luce le evidenti contraddizioni e forzature all’interno della maggioranza, nonchè la strumentalità di questo progetto di legge, pensato unicamente per soddisfare i desiderata delle comunità LGBTI.

Il rinvio della votazione sull’articolato permette oggi al PD ed ai suoi alleati di procrastinare il confronto interno su un tema di enorme importanza quale quello della maternità surrogata – alla quale. con tutta evidenza, guarda con favore la componente più estrema del centrosinistra – ma non impedisce di evidenziare i gravi contrasti che attraversano la maggioranza che sostiene Bonaccini su questi temi, e sulle quali il centro sinistra rischia di impantanarsi definitivamente.

Invitiamo il Presidente Bonaccini ad intervenire con urgenza per interrompere l’iter amministrativo di questo progetto di legge – che, ridimensionato dai 23 emendamenti presentati proprio dalla relatrice di maggioranza, si appalesa oggi in tutta la sua inutilità e strumentalità – anche per evitare alla sua maggioranza l’ennesimo passo falso”.