Eboli: Vescovi chieda scusa a Materazzi

Calcio e politica continua a mischiarsi all’indomani dell’infelice commento del sindaco di Vezzano Stefano Vescovi ad un post dell’ex calciatore interista (e campione del mondo 2006) Marco Materezzi, la cui replica ha poi finito per scatenare una vera e propria bufera social – con tanto di intollerabili minacce  di morte alla famiglia – sul primo cittadino, costretto a sospendere gli account.

Marco Eboli, esponente di spicco della destra reggiana (nonché tifoso nerazzurro), in una nota si dice “sbigottito dalla vicenda che contrappone, sui social, il sindaco di Vezzano sul Crostolo fresco di rielezione con l’appoggio del Pd, e Marco Materazzi”. “Mentre il suo paese era ancora alle prese con i danni del nubifragio della settimana scorsa, il sindaco Vescovi invece di risolvere i problemi dei suoi concittadini, trovava il tempo per offendere pesantemente il campione del mondo Materazzi, con giudizi che tendevano a demolirne pubblicamente la dignità umana e sportiva. Quando Materazzi si è accorto che a scrivere quel messaggio non era uno dei tanti stalker che sono in rete, ma un sindaco ha denunciato sul suo profilo questo fatto assurdo. Il Sindaco è stato fatto oggetto di offese pesanti da persone che evidentemente hanno fatto ciò che lui ha fatto con Materazzi. Non lo giustifico affatto, ma chi semina vento raccoglie tempesta e questo il sindaco Vescovi se lo doveva ricordare prima di scrivere quel post offensivo su Materazzi. Ora, invece di fare la vittima, consiglio al sindaco Vescovi di farsi una bella passeggiata sino a Canossa e magari nel tragitto avrà modo di riflettere sulla meschina figura che ha fatto fare, a livello nazionale, al suo paese, che mi auguro amministri con più equilibrio di quello dimostrato sui social. Rifletta sul fatto che un sindaco non può pensare di potersi spogliare del proprio ruolo e sui social trasformarsi in un ultras e infine, giunto a destinazione, magari avrà maturato la saggia decisione di chiedere scusa al campione del mondo di calcio Marco Materazzi, il quale sì, è stato vittima delle offese del sindaco Vescovi, alias, mi auguro Enrico IV”.

La bufera social
Tra politici e social, si sa, il rapporto non è semplice. Ne sa qualcosa il sindaco di Vezzano sul Crostolo, Stefano Vescovi, che a causa di un improvvido commento a un post su Instagram del campione del mondo 2006 Marco Materazzi è finito al centro di una vera e propria bufera.

“Vergogna del calcio italiano. Miracolato”: questo l’infelice commento postato da Vezzani – dal suo profilo personale – sotto la foto pubblicata da Materazzi con Buffon e Zambrotta, altre due leggende del Mondiale in Germania. Il problema è che Materazzi è andato a vedere chi fosse Vescovi, scoprendo non solo che è uno juventino, ma soprattutto che è anche un sindaco.

“Ieri sono tornato a Berlino e ho ritrovato su quel campo gente con cui ho condiviso una delle gioie sportive mie più grandi… Ho fatto una foto, l’ho postata e un individuo mi scrive cose senza senso e per di più non inerenti sicuramente alla nazionale italiana”, ha detto in una stories Materazzi. “Incuriosito cerco il suo profilo e mi accorgo che mi segue… a questo punto cerco di capire e carpire la sua infelicità”. Per poi aggiungere, riferendosi alla differente fede calcistica. E scopro che anche lui è stato a Berlino almeno una volta… (riferendosi a una foto di Vescovi in maglia bianconera postata nel 2015 in occasione della finale di Champions Juve-Barcellona proprio all’Olympiastadion) e passi questo, d’altronde non si può avere tutti la stessa fede, ma la cosa più vergognosa è… Che questa persona… Ebbene sì… È un sindaco in carica… Scusate, di solito nemmeno li considero, ma uno che dovrebbe far bene alla comunità va premiato”. Il tutto concluso con una “faccina” raffigurante un clown.

Ma purtroppo non è finita qui. Con poco più di 1 milione di follower, la storia di Materazzi ha finito di scatenare una valanga di mail e notifiche dal social network di Meta a Vescovi, con la sospensione temporanea del suo account privato viste le tantissime minacce, addirittura di morte, e la raffica di insulti partite nei confronti del primo cittadino vezzanese.
«Certamente l’utilizzo dei social è stato superficiale, ma ora sto ricevendo minacce di morte indirizzate a me e alla mia famiglia – ha detto Vescovi alla Gazzetta di Reggio – Il mio commento è ante partita. Per quanto mi riguarda, lui non è un esempio e il mio messaggio era questo, ovvero “Non sei un esempio. Sei miracolato ad aver vinto una coppa del mondo”. Detto ciò l’utilizzo superficiale dei social è certamente un mio errore. Ho ricevuto una chiamata da Instagram per disattivare tutti i miei social causa minacce di morte a me e famiglia arricchite da offese di ogni tipo, scatenate dagli screen di Materazzi. A mia moglie, ai miei due figli. Il social si renderà disponibile a supportarmi nei prossimi giorni per raccogliere tutti i messaggi».
«L’obiettivo di Materazzi era scatenare questo nei miei confronti… tra l’altro consapevole che sarebbero arrivati alla mia famiglia, dal momento che ha ripostato il mio profilo personale e non politico. Storia triste. Certamente da questa esperienza il monito di utilizzare i social in maniera più attenta è arrivato. Non ho minacciato di morte nessuno o aizzato le persone contro di lui. Di certo non mi aspettavo che una persona con milioni di persone al seguito potesse scatenare l’odio dei suoi follower contro di me per un commento del genere ma, lo ribadisco, visti i suoi storici atteggiamenti in campo, non mi stupisco più di tanto. Materazzi non è un esempio per i nostri ragazzi e questo è il mio giudizio personalissimo. Di certo a una giornata “sportiva” mai inviterei un atleta come lui».