Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) ha aggiornato la mappa dei contagi di nuovo coronavirus in Europa alla data del 25 novembre, certificando un ulteriore peggioramento della situazione in tutto il continente rispetto alla rilevazione della settimana precedente.
Non fa eccezione l’Italia, dove è sparita l’ultima zona verde superstite (la Sardegna, passata in zona arancione) e in cui si è aggravata la situazione in diverse altre regioni: è il caso del Friuli-Venezia Giulia, passata da zona rossa a zona rosso scuro (la più preoccupante, dove il virus Sars-Cov-2 sta circolando a livelli molto elevati), che si è aggiunta alla provincia autonoma di Bolzano, già in zona rosso scuro da una settimana.
Ma secondo l’Ecdc è cresciuto anche il numero di zone rosse italiane: a Veneto e Marche, che già erano classificate in quella fascia dalla rilevazione precedente, si sono aggiunte anche Valle d’Aosta, provincia autonoma di Trento, Liguria, Lazio ed Emilia-Romagna; quest’ultima, dopo quattro settimane consecutive in zona arancione, ha cambiato nuovamente colore secondo il sistema europeo, basato sui dati trasmessi dagli Stati membri dell’Unione europea al sistema Tessy (The European Surveillance System) – ma indipendente dal sistema dei colori previsto dalla legislazione italiana, che vede l’Emilia-Romagna ancora in zona bianca.
Anche nel resto d’Europa, nel frattempo, la situazione dei contagi è peggiorata, con la mappa dell’Ecdc che continua purtroppo a contraddistinguersi per la presenza di tantissimi territori nazionali ancora in zona rossa, se non addirittura in zona rosso scuro.
Si segnalano, in negativo, molte nazioni interamente in rosso scuro: l’Islanda, l’Irlanda, il Belgio, i Paesi Bassi, il Liechtenstein, la Danimarca, le tre repubbliche baltiche (Estonia, Lettonia e Lituania), la Repubblica Ceca, la Slovacchia, l’Austria, l’Ungheria, la Slovenia, la Croazia e la quasi totalità della Grecia (ad eccezione di qualche isola).
È quasi completamente colorata in rosso scuro (e per il resto in rosso) la Polonia, mentre la Germania si divide quasi a metà tra regioni rosse e regioni rosso scuro; hanno alcune regioni (ma non la maggioranza) contrassegnate dal colore rosso scuro anche la Norvegia e la Bulgaria, con il resto dei rispettivi territori nazionali in zona rossa.
Zona rossa integrale, invece, in Finlandia, in Svezia (eccezion fatta per una sola regione centrale del paese scandinavo in zona arancione), in Portogallo, in Lussemburgo, in Francia (ad eccezione di una sola regione nel nord del paese, in zona arancione), in Romania, a Cipro; per lo più in zona rossa, invece, la Spagna, con quattro regioni in zona arancione.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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Continuano gli straordinari successi elettorali dell'area riformista liberaldemocratica,che si ostina a schierarsi sempre indissolubilmente nel campo del centrosinistra senza mai beccare nemmeno un consigliere,cosi' come […]