Mappa Ecdc dei contagi Covid, la variante BA.2 tiene ancora l’Europa in allerta

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Nella tredicesima settimana dell’anno la cartina relativa al tasso di incidenza dei contagi da virus Sars-CoV-2 in Europa, elaborata ogni sette giorni dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), continua a evidenziare una sostanziale stabilizzazione della situazione nel Vecchio continente, con alcuni piccoli miglioramenti locali concentrati soprattutto nell’est Europa.

Osservando nel suo complesso la mappa, aggiornata alla data del 7 aprile, emerge uno scenario pandemico europeo ancora caratterizzato quasi ovunque dal rosso scuro, il colore che indica i territori in cui l’incidenza dei contagi è particolarmente elevata: questo per effetto soprattutto della sottovariante BA.2 della variante omicron, più contagiosa dell’originale, combinati con il generale allentamento delle restrizioni e delle precauzioni anti-Covid in tutti i paesi monitorati.

Gran parte dei paesi europei hanno i rispettivi territori nazionali interamente in zona rosso scuro: Portogallo, Francia, Belgio, Lussemburgo, Paesi Bassi, Germania, Danimarca, Italia, Austria, Liechtenstein, Slovenia, Grecia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Lituania, Estonia, Lettonia, Finlandia, Irlanda, Islanda, Malta e Cipro.

All’Ungheria, che nel monitoraggio precedente era l’unico paese interamente contraddistinto dal colore rosso standard (non scuro), si è aggiunta anche la Bulgaria. Altri paesi, invece, presentano un mix di zone rosso standard e zone rosso scuro: è il caso della Spagnia e della Croazia. In Romania, invece, il territorio è ormai equamente diviso tra regioni in zona rossa e regioni in zona arancione (colore che indica una situazione in cui la circolazione del virus è moderata), mentre l’area della capitale Bucarest è ancora in zona rosso scuro; in Polonia, invece, gran parte del territorio nazionale è in zona rosso standard, con tre regioni caratterizzate invece dal colore arancione.

Per quanto riguarda l’Italia, nello specifico, secondo i dati del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie tutte le regioni e le province autonome sono ancora classificate in zona rosso scuro.

Il sistema di monitoraggio dell’Ecdc è basato sui dati trasmessi dagli Stati membri dell’Unione europea al sistema Tessy (The European Surveillance System), che è comunque del tutto indipendente rispetto al sistema dei colori in vigore fino al 31 marzo scorso, che prendeva in considerazione altri parametri (in particolare la pressione sulle strutture ospedaliere) ma che da inizio aprile è stato dismesso.