A due mesi esatti dal Consiglio dei ministri che la varò, martedì 17 dicembre la manovra ha ricevuto il primo via libera parlamentare al Senato, che l’ha approvata grazie a un voto di fiducia che ha visto 166 sì contro 128 no.
Tra questi ultimi anche quello della deputata emiliana di Forza Italia Benedetta Fiorini: “Il governo penalizza l’industria italiana con l’introduzione della plastic tax e di altre tasse, senza però alcuna strategia seria a tutela dell’ambiente, mentre nel resto del mondo ci sono Paesi che non rispettano alcuna regola e fanno quindi concorrenza sleale alle nostre filiere di eccellenza, come quella della ceramica. Per tutelare i nostri prodotti bisogna fare una battaglia a livello europeo ed esortiamo il governo a condurla fino in fondo”.
La deputata Fiorini, che è anche segretaria della commissione Attività produttive della Camera, si è unita all’appello lanciato dal convegno delle aziende associate a Confindustria Ceramica affinché la Commissione europea includa la ceramica nella lista dei settori esposti alla concorrenza internazionale che necessitano di meccanismi di compensazione economica.
“Le aziende italiane della ceramica – ha detto l’onorevole emiliana – si stanno da tempo e volontariamente impegnando per limitare le emissioni più e meglio dei limiti di legge imposti dalla Ue, ma nonostante ciò è stato calcolato che la direttiva europea Ets (Emission trading system) in un decennio costerà al settore della ceramica circa 300 milioni di euro di costi aggiuntivi. Maggiori spese che già si sommano al costo dell’energia e a quello del lavoro più alti rispetto ai competitor, oltre al gap infrastrutturale del nostro Paese. La filiera della ceramica è un’eccellenza del made in Italy che inorgoglisce il Paese e in special modo il distretto di Sassuolo, e non solo, e bisogna difenderla attraverso un lavoro di squadra fra imprese e politica, tra governo nazionale e Commissione Ue”.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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