Scrive in una nota Maura Manghi, coordinatrice provinciale Italia Viva Reggio Emilia: “In Italia la donna ha diritto di interrompere volontariamente una gravidanza, entro certi limiti temporali. Tale diritto è disciplinato dalla Legge 194 del 22 maggio 1978.
Le donne di Guastalla, se vogliono interrompere la gravidanza, devono lasciare il loro paese.
Alla sofferenza di una scelta comunque difficile si aggiungono quindi problemi pratici anche gravi.
Una struttura pubblica ha l’obbligo di garantire il rispetto di una legge dello stato e crediamo che le donne vadano aiutate ed accompagnate e non penalizzate quando compiono una scelta che, lo ripeto, non è mai senza sofferenza.
La nostra regione ha certamente un basso tasso di obiezione, ma non basta.
Occorre trovare gli strumenti per non lasciare un intero territorio senza protezione”.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]