Isolato da una frana il paese di Enzo Biagi

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L’ennesima ondata di maltempo che ha investito l’Emilia-Romagna ha provocato l’isolamento di Pianaccio, piccolo borgo sull’Appennino bolognese al confine con la Toscana dove è nato e ed è sepolto Enzo Biagi, e di Monteacuto delle Alpi, per l’interruzione di una strada. Sempre nel Bolognese sono esondati alcuni torrenti minori come è successo a Silla, in comune di Gaggio Montano, mentre a San Lazzaro di Savena, per precauzione, dalla mezzanotte sono state evacuati seminterrati e piani terra delle case adiacenti ai corsi d’acqua Savena, Idice e Zena.
La situazione venerdì
La forte perturbazione che ha colpito la Toscana dalla serata di giovedì si è spostata progressivamente sul crinale dell’Appennino bolognese generando criticità soprattutto per interruzioni stradali, anche se molte delle quali sono già state risolte. Lo rende noto l’assessore alla Protezione civile e presidente ad interim della Regione Emilia-Romagna, Irene Priolo.
Si sono registrati allagamenti nei territori di Castel di Casio, Porretta Terme, Gaggio Montano, Vergato, in Appennino, e innalzamento dei livelli di Reno, Idice, del Savena e del Navile a Bologna. In città si sono verificati allagamenti di strade e sottopassaggi come quello di via del Triumvirato che porta all’aeroporto Marconi.
“La SS 64 “Porrettana” che questa notte era stata chiusa al traffico tra Vergato e Porretta per alcuni smottamenti, ora è riaperta a senso alternato – informa la presidente della Regione -Sono aperte, ma con limitazioni la SP 26 “Valle del Lavino”, senso unico alternato con semaforo al km 11+500 nel Comune di Monte San Pietro, e la SP 59 “Monzuno”, senso unico alternato con semaforo al km 13+200 nel Comune di Loiano. Senso unico alternato anche sulla SP 67 “Marano Canevaccia” al km 10 nel Comune di Gaggio Montano.
Nei bacini bolognesi, in particolare Samoggia, Idice e Reno stanno transitando i colmi di piena ed è stato aperto il Cavo Napoleonico (nel video si può vedere il transito dallo scarico di fondo) per scolmare le acque in Po.
Le attività di monitoraggio e intervento del sistema di protezione civile sono andate avanti tutta la notte per rispondere in maniera immediata alle segnalazioni, per la gran parte rientrate.
“Al momento i territori più interessati sono Silla, Gaggio Montano e Carbona, nell’Appennino Bolognese, dove si sono verificati alcuni ruscellamenti e allagamenti di scantinati dalle reti di scolo”, conclude Priolo.

A causa della piena del fiume Panaro è stato chiuso al transito venerdì 18 ottobre alle ore 9, a scopo precauzionale, il ponte di Navicello vecchio a Modena lungo la diramazione della strada provinciale 255 per il superamento dei livelli idrometrici di sicurezza.
Restano aperti gli altri ponti della rete viaria provinciale, mentre è in corso il monitoraggio da parte di tecnici per la situazione delle strade.

 



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