Il governo Conte ha riconosciuto lo stato di emergenza nazionale per le conseguenze degli eventi atmosferici verificatisi nelle province di Bologna, Modena, Reggio, Parma e Piacenza dal primo al 3 febbraio scorsi: le piogge abbondanti con l’alluvione del Reno nel bolognese, i diffusi fenomeni di dissesto ed erosione delle sponde dei corsi d’acqua e il gelicidio in Appennino, da Piacenza a Modena. Un’ondata di maltempo che ha causato danni per circa 30 milioni di euro nell’intero territorio emiliano.
“La dichiarazione dello stato di emergenza nazionale è una buona notizia”, ha commentato l’assessore regionale alla Protezione civile Paola Gazzolo: “Ora attendiamo che la deliberazione assunta dal Consiglio dei ministri sia pubblicata per avere conferma dello stanziamento iniziale di risorse destinate ad affrontare l’emergenza e conoscere le modalità fissate per il primo rimborso dei danni a cittadini e imprese”.
I fondi in arrivo, ha spiegato l’assessore Gazzolo, saranno investiti per le opere più urgenti e non rimandabili: “Siamo comunque già al lavoro, come previsto dal nuovo Codice di Protezione civile, per definire un ulteriore pacchetto di interventi da sottoporre all’attenzione del governo, perché stanzi i finanziamenti necessari anche per la seconda fase dell’emergenza: in tempi rapidi serve assicurare tutte le risposte attese dalla popolazione, sia in termini di sicurezza del territorio che di indennizzo dei danni. Come sempre la Regione è pronta a fare la propria parte, alla luce delle decisioni nazionali, garantendo la disponibilità a stanziare apposite risorse con il proprio bilancio”.
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Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]