“Ma come è bello andare in Vespa…”, Zironi: 1.500 km on the road per la figlia Bettina

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«A nord! A nord!». Una mattina di fine agosto, Giuseppe Zironi, disegnatore di “Topolino” e musicista reggiano, sale sulla sua vecchia Vespa “Px 150 E” e va.

Reggio Emilia, destinazione Beaconsfield. Piccola città della contea del Buckinghamshire nel sud-est dell’Inghilterra; Londra è poco sotto, 40 chilometri le separano. Sua figlia Bettina ci vive. Quasi 1500 chilometri.
«Ho tirato dritto – dice – dal San Bernardo, Losanna, Amiens…». Niente autostrada. On the road sulla pianura padana: Poviglio, Viadana, Casalmaggiore, Cremona, Pizzighettone, Lodi, Melegnano, Abbiategrasso, Magenta (città di una vittoriosa battaglia risorgimentale), Novara, Biella, San Bernardo, lago di Ginevra, Losanna (Svizzera).

E poi in Francia, la Champagne, regione dove si svolsero sanguinose battaglie durante la prima guerra mondiale, e Amiens, in Piccardia, altro luogo teatro di battaglie nella prima e nella seconda guerra mondiale. «In Piccardia – scrive in un post su Facebook in cui commenta il suo lungo viaggio – sentivo ancora le trincee. Giuro che sentivo anche due biplani incazzati». Genius loci.

Un cimitero inglese testimonia la tragedia. «Cimitero schieramento inglese. Tenuto da dio. Piccola pausa tra i morti di 20 anni, prima di ripartire. 20 anni, per cosa poi. Ogni 100 anni l’Europa decide di suicidarsi…». Speriamo di no, chiosiamo fiduciosi.

La Vespa durante il viaggio lo tradisce. Bofonchia, perde carburante, il carburatore? «Ahia, esce benza dal carburatore…», impreca (civilmente) e lo capiamo. «Motocicletta – componenti – apparato propulsore – apparato di marcia e funzioni». Lo schema che Pirsig scrive nel suo libro “Lo zen e l’arte della manutenzione della motocicletta».

E si domanda più avanti: «A volte è quasi meglio viaggiare che arrivare». Forse sarà cosi, ma Zironi la meta la vuole raggiungere: «A nord! A nord».

Nonostante… La Vespa. «Ed eccomi in Piccardia, con la Vespa che perde ancora benza e si ingolfa e si ferma… Panne. Totale, la perdita di benza è peggiorata fino a diventare incompatibile con la marcia. La Vespa parte e subito di ferma. Nel nulla, in pratica su uno dei fronti della Grande guerra. Sento le trincee ben chiare sotto i piedi. Essendo sabato tutte e dico tutte le officine con carro sono chiuse. Europassistance e altri fanno servizio solo ai soci. Non so perché non ho integrato la Genertel con i 15 euro per il soccorso stradale… All’orizzonte temporale in avvicinamento e sulla mia testa, assurdo, le tricolori francesi, biplani in acrobazia, aerei radar e grandi cargo che vanno e vengono».
Zironi viaggia in un’altra dimensione. “Interstellar”, la quarta dimensione, universi paralleli, dove però i buon samaritani esistono: «Grazie a questi ragazzi piccardi che mi hanno caricato il mezzo sul loro furgone». la Vespa riparte. «A nord! A nord».

Calais, l’imbarco. «Sono a Dover! Ma la vespa perde ancora. Madonne su madonne… perdita benza. Smonta e rimonta, riparto, ma in 15 minuti mi ritrovo ancora in panne lungo una strada residenziale e dopo l’ennesimo smontaggio e rimontaggio sul solito stradone, stavolta inglese. Mentre trafficavo si sono fermati, nell’ordine: meccanico tatuato che però non si intende di vespe; tipo da pub con ferro al labbro cui ho detto sempre sì perché non capivo una parola…».

Jack Keroauc, “Sulla Strada”… «Dormito per terra in parcheggio autogrill protetto dagli sguardi tramite la vespa, su pedana di gomma col sacco a pelo. Sveglia che albeggia in modo quasi impercettibile e partenza. A ovest! A ovest!». Destinazione Beaconsfield.

On the road again… c’è il viaggio di ritorno. “Nord sud ovest est…”.




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