“Le parole di Di Maio che continua a riversare il suo astio nei confronti del MoVimento 5 Stelle sono davvero incommentabili. Si stenta quasi a credere che tanto odio possa provenire proprio da chi fino a due mesi fa faceva parte della nostra Comunità e non aveva mai manifestato apertamente il proprio dissenso. Oggi viene da pensare che sia stato lo stesso Di Maio a servirsi del MoVimento finché ha potuto per perseguire il proprio tornaconto personale. Ma nel merito le sue parole sono anche offensive. Anche se oggi li ha del tutto rinnegati, Di Maio dovrebbe ricordare che il MoVimento è una grande Comunità che tra i suoi organi prevede la figura di un leader politico, oggi ricoperta da Giuseppe Conte, legittimato dal voto plebiscitario della nostra base.
Forse è bene anche ricordare al Ministro che mentre lui lavorava per garantirsi una poltrona, Conte – che invece un lavoro vero ce l’ha e anche ben remunerato – ha lavorato per completare una riorganizzazione interna che Di Maio è stato incapace di realizzare. Non a caso risale proprio al periodo della sua leadership la maggiore perdita dei consensi subita dal MoVimento. Ma oggi a sentire le parole del Ministro si fa fatica a credere che si tratti della stessa persona di pochi anni fa. Una persona che ha rinnegato qualsiasi affermazione fatta e quindi tutto ciò in cui ha sempre creduto che oggi si trova impegnata ad imbarcare nel suo nuovo partito personaggi che nulla hanno in comune al solo fine di racimolare qualche voto in più. Forse pensa davvero di essere dalla parte della ragione, ma presto si accorgerà del giudizio degli italiani che non gli consentirà di rieleggere neanche chi lo ha seguito nella giravolta politica più grande di sempre”.
Così con una nota i senatori del MoVimento 5 Stelle e referenti per la regione Emilia-Romagna, Gabriele Lanzi e Marco Croatti.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]