Approvata il 30 dicembre la legge di bilancio dello Stato, le regole sono (un poco) più chiare e inizia il conto alla rovescia: dal 10 gennaio finirà il mercato tutelato per le bollette del gas, da luglio quello dell’energia elettrica. Mercato tutelato significa gas ed energia a prezzo bloccato, al riparo dalle oscillazioni dei costi delle materie prime.
“E’ un momento importantissimo per milioni di consumatori, gestiti purtroppo con una discreta approssimazione. Stiamo facendo di tutto per aiutare le persone a districarsi in questa giungla e a prendere una decisione che eviti brutte stangate sulla bolletta. Sentendo quelli che sono i problemi più frequenti di centinaia di persone tra Modena e Reggio Emilia, abbiamo preparato uno ‘spiegone’ in cinque semplici mosse per evitare grandi fregature”, commentano Fnp Cisl Emilia Centrale, unitamente ad Adiconsum, associazione a difesa dei diritti dei consumatori.
PUNTO 1: OGGI SONO O NO IN MERCATO TUTELATO?
Scoprirlo è semplicissimo: basta leggere la bolletta della luce e quella del gas e vedere se c’è la dicitura “mercato tutelato” o “libero mercato”.
PUNTO 2: CHI PUO’ EVITARE IL MERCATO LIBERO
Se la fine del mercato libero è spostata a luglio per l’energia elettrica, ben diversa è la situazione per le bollette del gas. Dal 10 gennaio chi era a mercato tutelato passerà a quello libero.
Vediamo chi può sfuggire a questa tagliola: sono i clienti vulnerabili.
In testa a questa categoria ci sono gli anziani che abbiano compiuto 75 anni nel 2023. Loro sono a posto, non devono comunicare nulla.
PUNTO 3: POSSO ANCORA EVITARE IL MERCATO LIBERO?
Ci sono altre tre categorie di clienti vulnerabili: chi gode di uno dei bonus sociali, chi ha una disabilità certificata ai senso della legge 104 (art. 3) e chi abita in un alloggio di emergenza a causa di una calamità.
Queste tre categorie avrebbero dovuto comunicare la loro situazione lo scorso autunno, restando in questo modo nel mercato tutelato. Per le pessime informazioni e per il caos che ne è conseguito, molti non l’hanno fatto. In questo modo sono diventati clienti di ultima istanza: avranno per i prossimi 12 mesi una tariffa luce/gas agevolata ma non più a mercato tutelato. Scaduto questo periodo, anche loro finiranno nel mercato libero. Il consiglio per i ritardatari è quello di scrivere comunque al proprio fornitore di luce e di gas, attestando una delle tre situazioni di cui sopra.
PUNTO 4: MI TOCCA IL MERCATO LIBERO. COME MI DIFENDO?
Per tutti coloro che dal 10 gennaio entreranno nel mercato libero del gas, occorre capire che non cambieranno fornitore e non verrà staccato il contatore. Semplicemente, verrà loro applicata dal fornitore del servizio una tariffa di libero mercato. Per questo è fondamentale imparare a scegliere bene le offerte migliori e abituarsi a cambiare fornitore ogni volta che sia necessario. Il peso della bolletta, infatti, non è composto solo dal costo del gas ma da una miriade di voci: oneri per il trasporto e per la gestione del contatore, l’IVA e altre imposte.
PUNTO 5: FATEVI CONSIGLIARE DA PROFESSIONISTI BRAVI
E’ sconsigliatissimo affidarsi a chi viene a suonare il campanello per vendere offerte meravigliose o a proporre di cambiare il contatore. State alla larga anche dalle telefonate di chi si spaccia per qualche autorità pubblica per la luce e per il gas. Sono truffe.
Il modo migliore per scegliere una nuova tariffa più conveniente (o per eliminare un dubbio) è quello di rivolgersi ai veri servizi a difesa dei consumatori. In Cisl opera Adiconsum e fissare un appuntamento è semplicissimo. Per chi risiede a Modena: chiamare lo 059890897 oppure scrivere a modena@adiconsum.it
Per chi risiede a Reggio Emilia: chiamare lo 0522357485 oppure scrivere alla mail reggioemilia@adiconsum.it
Per richiedere un appuntamento in una delle due sedi si può anche inviare un messaggio whatsapp al numero 3332046728.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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