Ha affidato a Instagram il suo sfogo Giacomo Naldi, il fisioterapista bolognese travolto dal caso Clostebol, la sostanza che ‘passata’ attraverso un massaggio effettuato a Jannik Sinner è costata l’indagine per doping a carico del campione italiano, poi chiusasi con l’assoluzione. Sarebbe stato infatti proprio Naldi, effettuando un massaggio senza guanti (“no ne ho mai fatto uno coi guanti in tutta la mia vita”, ha detto nel suo podcast “Served” l’ex tennista Andy Roddick), a trasmettere per via epidermica a Sinner un’impercettibile dose di sostanza giudicata dopante contenuta nel cicatrizzante con cui il fisioterapista si stava curando un taglio a un dito.
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Naldi – 33enne bolognese, un affermato studio a Casalecchio (dove ha lavorato anche alla residenza per anziani Villa Milla), laurea in fisioterapia a Ferrara nel 2012 e collaborazioni anche con la Virtus Bologna – dopo due anni di emozioni a fianco di Jannik Sinner ha postato nel cuore della notte il suo sfogo, accompagnandolo con alcune delle foto del team del tennista.
«È proprio vero che esistono due binari della giustizia: quella vera sancita dai tribunali e quella (purtroppo più efficace) sancita dai media – scrive – Quest’ultima troppo spesso superficiale e raramente basata sui fatti concreti, che in questo caso, peraltro, sono pubblici. Da spettatore mi sono sempre chiesto quale fosse l’obiettivo di spettacolarizzare le vicende giudiziarie, se non quello di giudicare, creare o distruggere le persone e la loro reputazione. Oggi che ne sono protagonista, ne ho la conferma».
«Un anno e mezzo fa mi sono unito ad un gruppo di lavoro fantastico, composto da brave persone, grandi professionisti, compagni di viaggio. Con loro ho vissuto momenti di gioia e dolore, condiviso emozioni, assaporato vittorie e sconfitte. Con le persone di questo gruppo ho creato un legame forte, ma soprattutto ho potuto raggiungere traguardi storici, che ci hanno portato nella storia del tennis italiano. Sono orgoglioso di aver fatto parte di questo grande team, consapevole di aver dato il massimo, di essere stato professionale al 100% ma anche di aver dato di più, perché quando ci metti il cuore è certo che dai di più. Fa male pensare di non esserne più parte, dura non essere nel box con voi e tifare per Jannik, ma dovrò abituarmici in fretta».
Infine i ringraziamenti: «Grazie Vagno (Vagnozzi), Darren (Cahill), Umbe (Ferrara, il preparatore atletico), Cipo (Cipolla, l’osteopata), è stato un viaggio bellissimo, una storia indimenticabile. Grazie Jannik e in bocca al lupo, per una grande carriera, sei un campione. Grazie anche ad Alex, Joseph, Larry, Pierre, Ruben e tutte le persone importanti per il team. Infine, grazie a tutte le persone che in questi giorni non hanno giudicato superficialmente». Firmato, Jack.
Insieme a Naldi, anche il preparatore atletico Umberto Ferrara – 55enne pure lui bolognese – è stato nei giorni scorsi licenziato da Sinner.
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