Con il provvedimento ‘Città 30’, “noi abbiamo ridotto gli incidenti in questo mese. Dobbiamo continuare nei prossimi mesi: penso che nessuno mi considererebbe una persona seria se io non andassi avanti”.
Così, a margine della tappa bolognese del viaggio de ‘Il Treno del Ricordo-L’esodo giuliano dalmata’, il sindaco di Bologna, Matteo lepore, ha replicato a chi gli chiedeva se intesse andare avanti con la misura varata dalla sua Amministrazione, anche alla luce di un incontro, avvenuto in settimana, con le associazioni delle categorie economiche cittadine in cui queste hanno proposto di riportare a 50 chilometri all’ora una settantina di strade fuori dalla cerchia dei viali centrali.
“Nell’incontro che abbiamo svolto con le categorie – ha osservato – questo elenco di strade non era stato presentato, sicuramente è stato portato ai giornali da alcune realtà.
Noi vogliamo collaborare – ha aggiunto Lepore – ma questo elenco è di fatto un elenco di tutte le strade principali della città, non possiamo certo partire da quello”.
Quindi, ha puntualizzato Lepore, riferendosi alle categorie economiche pur senza citarle espressamente, “chi eventualmente vuole proporre cose diverse è giusto che, a sua volta, utilizzi gli stessi criteri. L’invito – ha concluso – è a collaborare e non cadere nel confronto ideologico e nella battaglia della campagna elettorale”. Dal canto loro le categorie economiche hanno preso posizione, con una nota congiunta di Cna Bologna, Confcommercio Ascom Bologna, Confesercenti Bologna e Confartigianato Bologna sottolineando che “a questo punto non è più necessario aprire nessun tavolo di confronto tra Comune e categorie economiche, visto che non c’è materia su cui discutere”.
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Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]