“Sono la prima donna a ricevere questo premio, trovo che non sia del tutto giusto”. Così la regista modenese Liliana Cavani ieri sera nel suo discorso durante la cerimonia di consegna del Leone d’Oro alla carriera che le è stato assegnato dalla Mostra del cinema di Venezia. A consegnarle il premio, il presidente della Biennale Roberto Cicutto ha chiamato sul palco un’austera e bellissima Charlotte Rampling. L’indimenticabile interprete de “Il portiere di notte” ha così ricambiato il favore del 2019, quando alla Berlinale era stata Liliana Cavani a consegnarle l’Orso d’oro alla carriera.
“Ci sono donne sceneggiatrici e registe che probabilmente lavorano bene al pari degli uomini. È un quadro che il festival dovrebbe considerare, e dovrebbe considerare anche che le donne possono fare bei film – ha aggiunto Cavani – La Mostra c’è già da tanti anni, è l’ottantesima edizione. È necessario senz’altro un riequilibrio in questo senso. Ci sono tante donne nel cinema molto brave e mi auguro che questo inizio abbia un seguito nel tempo”.
“L’annuncio del premio mi ha colto di sorpresa, pensavo di essere una sarta che ha solo un gruppo di clienti affezionati – ha concluso la regista – Ho iniziato a fare documentari con la Rai sulla guerra peggiore di sempre e per questo, di fronte alle immagini della seconda guerra mondiale, ho scoperto cose terribili. Non potete immaginare cosa ho potuto vedere”.
Liliana Cavani – 90 anni lo scorso 12 gennaio – è nata a Carpi di Modena. Suo padre era un architetto mantovano, sua madre una carpigiana appassionata di cinema che la portava a vedere film tutte le domeniche. Conseguito il diploma di maturità classica al liceo Muratori di Modena, si è laureata in Lettere antiche all’Università di Bologna nel 1959. Negli anni dell’università ha fondato a Carpi, con alcuni amici, un cineclub che le permette di vedere e di far vedere i capolavori della storia del cinema che non arrivano nel paese. Prima del Leone d’oro di ieri sera, aveva ricevuto altri due premi alla carriera: il Ciak d’oro nel 2009 e il David di Donatello nel 2012.
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Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]