L’Emilia si impegna contro il glifosato

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L’Emilia-Romagna si impegna a superare, in agricoltura e in ambito extra agricolo, l’uso del glifosato, l’erbicida di sintesi chimica più impiegato al mondo e più diffuso come residuo nell’ambiente, al centro da anni di ricerche sui suoi effetti sulla salute, a cominciare dallo studio pilota svolto nel 2016 dall’Istituto Ramazzini di Bologna. L’impegno ad avviare la road map per abbandonare l’uso del glifosato è contenuto nel dispositivo deliberativo della risoluzione approvata all’unanimità dall’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, di cui è prima firmataria la Capogruppo di Europa Verde Silvia Zamboni, sottoscritta anche da Partito Democratico e Emilia-Romagna Coraggiosa. Dopo la Regione Marche, che ha vietato l’uso del glifosato nelle aree vicine a sorgenti di acqua potabile, e la Regione Toscana, che ne ha proibito l’uso nell’agricoltura integrata a partire dal 15 maggio 2021, la Regione Emilia-Romagna è la terza a prendere un impegno rispetto all’abbandono dell’impiego di questo discusso diserbante, per il quale l’Unione europea dovrà decidere o meno, entro metà dicembre 2022, il proseguimento dell’autorizzazione all’uso.

“Come Europa Verde siamo soddisfatti dell’impegno preso dalla nostra Regione per superare l’impiego del glifosato, che ricordiamo è un diserbante classificato come sostanza pericolosa per l’uomo pari al DDT e che da indagini svolte è risultato presente ovunque nei prodotti alimentari più comuni, nell’acqua piovana, nelle falde acquifere sotterranee e nell’aria – dichiara Silvia Zamboni, capogruppo e vicepresidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna -. Come è noto, i Verdi sono da sempre sostenitori del metodo di coltivazione biologico, per cui, anche in Emilia-Romagna, il nostro obiettivo di riferimento è l’ampliamento progressivo delle superficie agricole coltivate senza fare uso di sostanze di sintesi chimica. Più in dettaglio, il dispositivo deliberativo della risoluzione approvata chiede di avviare il percorso di graduale superamento dell’impiego del glifosato sulla base di una road map a tappe progressive; di introdurre il divieto del suo utilizzo in tutti le aree extra agricole; di potenziare la ricerca, all’interno della nuova Strategia di specializzazione intelligente regionale recentemente approvata dall’Assemblea legislativa per individuare sostanze e pratiche di contrasto agli infestanti, rispettosi della salute dei lavoratori e dei cittadini. Infine, si sollecita la giunta regionale a tenere conto, nella prossima applicazione della Politica Agraria Comune e nella destinazione delle risorse europee, in particolare del Piano di sviluppo rurale, di attuare misure e azioni tese a sostenere gli agricoltori che si impegnano da subito a eliminare l’utilizzo dei prodotti fitosanitari e del glifosato. Eliminare progressivamente il glifosato dalla nostra Regione è una scelta a favore dell’integrità dell’ambiente e della salute di lavoratori agricoli e consumatori. E qualificherà al meglio anche la nostra produzione agricola. Infine, desidero ringraziare la consigliera del Partito Democratico Palma Costi per il suo contributo al miglioramento del testo, in particolare con l’inserimento del passaggio sulla ricerca”.