L’Emilia-Romagna propone Ravenna per il nuovo rigassificatore italiano per il gas naturale liquefatto

deposito gas naturale liquefatto Porto Corsini

Mercoledì 4 maggio il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini ha incontrato a Bologna il ministro per la transizione ecologica Roberto Cingolani per confermare la disponibilità di Ravenna a ospitare la nuova piattaforma per la rigassificazione del gas naturale liquefatto (gnl) in arrivo via nave, prevista da un recente decreto del governo.

Il progetto rientra nell’ambito della nuova strategia italiana di autonomia energetica, che ha l’obiettivo di differenziare maggiormente le fonti di approvvigionamento per “smarcarsi” progressivamente dall’attuale dipendenza dalla Russia in campo energetico, e in particolare per quanto riguarda appunto il gas naturale.

Il terminale marino di Ravenna consentirebbe tempi di attivazione della piattaforma di stoccaggio e rigassificazione inferiori ai 12 mesi, rispetto ai tre anni altrimenti necessari per la costruzione di una nuova struttura altrove. L’operazione vedrebbe la collaborazione tra governo, Regione Emilia-Romagna, Comune di Ravenna, autorità portuale e l’intero comparto ravennate; oltre a Snam, che gestisce la rete di distribuzione del gas, e a Saipem.

Il progetto, secondo le anticipazioni, si svilupperebbe intorno a un ormeggio già esistente, oggi in concessione a un gruppo privato, che dovrà anch’esso essere coinvolto. L’obiettivo è quello di avere un’unità di stoccaggio e rigassificazione attrezzata a ricevere navi Gnl del maggior numero di classi possibile attualmente in navigazione, per contribuire in maniera rilevante alla capacità di ricezione e lavorazione di gas liquido che il governo italiano sta reperendo all’estero in alternativa a quello russo.

L’accordo tra Stati Uniti ed Europa per le nuove forniture di gas naturale liquefatto (15 miliardi di metri cubi in più subito e 50 in più dal 2030) rende necessario potenziare il sistema continentale dei rigassificatori. Attualmente la strada più flessibile e di minor costo per sfruttare la nuova disponibilità di gas naturale liquefatto è impiegare unità galleggianti ancorate in prossimità dei porti: quello di Ravenna è nelle condizioni di farlo nel tratto di mare prospiciente, e quindi non direttamente in porto.