In occasione di #legalitàmipiace 2023, la Giornata nazionale per la legalità di Confcommercio-Imprese per l’Italia, la Giunta di Confcommercio Reggio Emilia ha deliberato di versare un’offerta libera di mille euro all’Associazione culturale antimafia “Cortocircuito” di Reggio Emilia (www.cortocircuito.re.it) per sostenere il percorso formativo “Dai beni confiscati alle azioni della comunità: un percorso di crescita collettiva”.
«Il percorso formativo -spiega il presidente dell’Associazione culturale antimafia “Cortocircuito” di Reggio Emilia, Alessandro Acquotti- si pone l’obiettivo di dimostrare alle giovani generazioni che è possibile impegnarsi nella propria quotidianità nella costruzione di una comunità rispettosa delle libertà e dei diritti dei singoli, rispettando e tutelando i valori costituzionali che ispirano la nostra società. Il progetto mira anche a far comprendere i danni che le mafie arrecano quotidianamente al tessuto economico sano. Questo progetto intende favorire il riutilizzo in funzione sociale dei beni immobili confiscati alla criminalità organizzata, elaborando idee concrete e proposte virtuose per valorizzare i beni confiscati presenti nella provincia di Reggio Emilia, facendo così comprendere l’importanza del ruolo dei cittadini onesti nella difesa del proprio territorio dalle mafie».
«Confcommercio -sottolinea il presidente di Confcommercio Reggio Emilia, Davide Massarini- condivide l’idea dell’Associazione “Cortocircuito” che la promozione della legalità sia un tema che riguarda tutti trasversalmente, al di sopra delle parti. La legalità è certamente un bene comune appartenente a tutta la collettività. Questo nostro contributo, inoltre, si inserisce nella più vasta cornice della Giornata nazionale per la sensibilizzazione sulla legalità organizzata da Confcommercio-Imprese per l’Italia, la cui edizione 2023 si svolgerà il 28 marzo prossimo».
Ultimi commenti
Ma i commercianti vorrebbero lavorare tutto l' anno...o no?
ok emilia allora è solo per il salvataggio del natale? non capisco bene cosa mi contesti... ripeto e concludo per non far diventare questi sproloqui […]
ho la quasi certezza che se un reggiano autocnono, prova anche solo a reagire come fanno spessissimo questi nostri nuovi amatissimi e alacri cittadini italiani,