Le “Vibranti atmosfere” della parmigiana Montali nella chiesa di Guastalla

vibranti

Adriana Montali ha scelto la Chiesa di San Francesco di Guastalla (Reggio), per allestire la sua mostra antologica dal titolo “Vibranti atmosfere”. L’esposizione, che raccoglie un’ampia scelta di opere che ne ripercorre idealmente il percorso creativo, sarà visitabile (ingresso gratuito) fino a domani, domenica 18 agosto.

Nata a Mezzano Superiore, in provincia di Parma, fin da giovane ha avuto la necessità di disegnare e di trasporre su carta le sue sensazioni. Ha frequentato l’Istituto Statale “Paolo Toschi” di Parma dove ha conseguito la Maturità artistica delle Arti Applicate. Si è dedicata alla ritrattistica su materiale cartaceo utilizzando varie tecniche che spaziano dalla grafite alle matite colorate, al carboncino, alla sanguigna, all’acquerello e alla penna a sfera. Dopo un’esperienza ventennale come Educatrice delle Attività artistiche in una scuola Infanzia del suo paese natale e in concomitanza con il lockdown imposto nel periodo pandemico, ha maturato la necessità di riproporsi come artista affrontando una nuova sfida: l’utilizzo del gesso su tela cimentandosi nell’astratto e nell’informale lavorando in studio e preferibilmente, quando la stagione lo consente, all’aperto per essere più in simbiosi con la Natura. Ha partecipato ed esposto nell’ambito di concorsi e collettive e ha tenuto fortunate personali.

Fa parte del gruppo “Noi dell’Arte, di cui è art director Maria Daolio. Ha coniato un termine che la rappresenta: “Realmenteastratto” «Le mie opere – spiega – raccontano il mio mondo creativo ricco di suggestioni dove la Natura e l’Universo sono protagonisti in modo assolutamente presente con atmosfere che possono sembrare improbabili ma che invece ho veramente vissuto in prima persona».

«Un’incessante ricerca espressiva – scrive Simone Fappanni nella brochure che accompagna la rassegna – condotta secondo una precisa volontà di conciliare reale e immaginario, spinge Adriana Montali a dare vita a opere piacevolmente sospese fra materialità plastica e simbolismo mimetico. Ne discende un’esperienza artistica in cui la natura, intesa come natura vegetale e natura umana, si fondono in maniera armonica, andando a toccare profondamente l’osservatore che ne rimane immediatamente affascinato. Le opere di Montali sono, infatti, il risultato di una complessa quanto affascinante ricerca che parte dall’io e si estrinseca secondo tecniche e modalità compositive che spaziano agilmente dal realismo all’astrazione, lambendo persino l’informale, soffermandosi su aspetti anche minimi, eppure fondamentali, dell’esistenza. Si tratta, quindi, di un intrigante iter meta-narrativo in grado di suscitare sensazione ed emozioni profonde».

La mostra è visitabile gratuitamente nei weekend fino al 18 agosto dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19.



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