Le buche di Reggio. Ma perché via don Zefirino Iodi, da sempre, è ridotta così?

zefirino_a

La segnalazione. I cittadini di via don Zefirino Iodi, strada inserita nel centro storico di Reggio Emilia, si chiedono il perché tocchi proprio a loro abitare in una delle vie certamente più disastrate di tutta la città. E non è da adesso. Sono infatti ormai anni, per non dire lustri (almeno 2), che un solco accidentato percorre per il lungo quasi tutta la strada, tanto che molte auto per transitare si spostano tutto a sinistra nel tentativo di salvare le ruote dai crateri aperti sull’asfalto.

Guardiamo per esempio questa buca che ci fotografa Glauco Bertani. I residenti assicurano sia li da mesi, ma nessuno se ne cura e la rottura si allarga sempre più. Gentilmente qualcuno ha contornato la circonferenza del foro di viola, e a logica si pensava per segnalarla a qualcun altro che poi la ricoprisse.

Ma il disegnatore ha vergato il contorno almeno due settimane fa e oggi il buco resta sempre lì. Pensiamo per un attimo e mettiamoci nei panni di quel flaneur attempato che la sera o anche la notte, calato il buio pesto, percorre via Iodi in bicicletta, strada che è già poco illuminata di suo, poi il ciclista ha pure una dinamo fioca, oppure peggio, come tanti è addirittura senza il fanale: riuscirà nell’impresa di scorgere quel segno viola che segnala il buco per evitare di finirci dentro? Ma va là.