L’Università di Bologna ha conferito la laura alla memoria a Emma Elsie Michelle Pezemo, la studentessa di 31 anni originaria del Camerun uccisa a inizio maggio dal fidanzato Jacques Honoré Ngouenet, suo connazionale di 43 anni, che dopo il delitto si era impiccato nell’alloggio dove viveva, in una struttura protetta per persone con problemi psichici. La vittima, che si trovava a Bologna da oltre sei anni, era arrivata ormai agli ultimi esami prima della laurea in Sociologia e servizio sociale.
“Nel nome di Emma, tra le righe del suo diploma di laurea, scriviamo il nostro “No” deciso a quell’ignoranza che è sempre alla base della violenza di genere, perché l’università è nata ed esiste proprio per superarla e perseguire la bellezza della coscienza e della conoscenza”, ha detto durante la cerimonia il rettore Francesco Ubertini.
A distanza di qualche mese dall’intitolazione alla studentessa camerunense di un’aula negli spazi del dipartimento di sociologia e diritto dell’economia, l’ateneo emiliano ha voluto ribadire con forza l’impegno per la memoria: “La comunità di Unibo – ha aggiunto il rettore – ha messo sin da subito in campo una forte empatia e diverse azioni per ricordare Emma Pezemo, tra cui la laurea alla memoria che corrisponde a un impegno preciso e convinto, nel suo nome, per la lotta alla violenza di genere”.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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