L’Aula alle prese con le nuove nomine

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Barbara Lori (Pd) e Giancarlo Tagliaferri (FdI) sono i nuovi vicepresidenti dell’Assemblea legislativa regionale dell’Emilia-Romagna. Nel ruolo di segretario sono stati eletti Paolo Trande (AVS) e Luca Pestelli (FdI). A due consigliere è stata affidata la carica di questore: Marcella Zappaterra (Pd) e Valentina Castaldini (Fi).

L’elezione dell’Ufficio di presidenza è avvenuta oggi nel corso della prima seduta dell’Assemblea legislativa della XII legislatura, dopo l’elezione del nuovo presidente dell’Assemblea, Maurizio Fabbri.

L’Ufficio di presidenza affianca e coadiuva il presidente dell’Assemblea nell’esercizio dell’autonomia organizzativa, funzionale, finanziaria e contabile, secondo le modalità previste dal regolamento.

Oltre al presidente, l’Ufficio si compone di due vicepresidenti, che supportano e sostituiscono il presidente in caso di assenza o di impedimento, due segretari e due questori.

A presentare la candidatura di Barbara Lori a vicepresidente dell’Assemblea è stato il capogruppo Pd Paolo Calvano. “Barbara Lori è stata amministratrice del territorio parmense, ha avuto un’importante esperienza in questo consiglio regionale e da assessora nella precedente giunta e possiede i requisiti utili per collaborare con il presidente e l’ufficio di presidenza affinché l’Assemblea possa lavorare al meglio”. A presentare Tagliaferri è stata la capogruppo di Fratelli d’Italia Marta Evangelisti. “Tagliaferri è al terzo mandato come consigliere e ha avuto importanti esperienze istituzionali come sindaco del comune di San Giorgio Piacentino e presidente dell’unione Valnure e Valchero. Inoltre, ha già ricoperto la carica di questore nella X e nell’XI legislatura, dimostrando di saper svolgere in modo impeccabile il proprio ruolo”.

A essere eletti in qualità di segretari dell’Ufficio di presidenza, con i voti delle rispettive coalizioni, sono stati Paolo Trande (AVS), medico pubblico ospedaliero con un’esperienza amministrativa nel consiglio comunale di Modena, e Luca Pestelli (Fdi), avvocato forlivese, impegnato nell’associazionismo, con esperienza di consigliere circoscrizionale e di amministratore unico in una società pubblica farmaceutica.

Infine, due consigliere sono state elette, con i voti delle rispettive coalizioni di riferimento, alla carica di questore: Marcella Zappaterra (Pd) e Valentina Castaldini (FI).

In definitiva, una collaborazione istituzionale che si è evidenziata fin da subito, con l’elezione unanime del Presidente dell’Assemblea, Maurizio Fabbri, per il quale tutti i gruppi hanno espresso parole di apprezzamento. Per Paolo Calvano (Partito democratico), a nome dell’intera coalizione di centrosinistra, “con Maurizio Fabbri l’Assemblea legislativa vuole valorizzare i propri territori, comprese le aree interne che il nuovo presidente conosce bene”. Anche per Marta Evangelisti (Fratelli d’Italia) è necessario valorizzare le aree interne della regione; la consigliera chiede poi al nuovo presidente un atteggiamento di imparzialità per l’intera legislatura. Sulla stessa linea Elena Ugolini (Rete civica): “Con Fabbri si mette l’accento su un punto importante: l’attenzione sulle aree interne, aspetto da sviluppare durante la legislatura”. Anche Tommaso Fiazza (Lega) parla di “proposta importante, viene scelto un sindaco, una figura abituata al confronto con i cittadini”. Pietro Vignali (Forza Italia) cita il tema della bassa affluenza al voto alle elezioni regionali: “Serve colmare il gap tra Regione e cittadini. Spero che questa Assemblea possa avere ruolo più incisivo rispetto al passato. Voteremo Fabbri ma avrei preferito un’alternanza di genere rispetto al presidente della Regione de Pascale”.

Prima della chiusura dei lavori ha preso la parola il presidente della Regione Michele de Pascale per augurare buon lavoro alla neo insediata Assemblea legislativa. De Pascale ha ricordato che il 30 marzo compirà vent’anni lo Statuto della Regione Emilia-Romagna: “Il preambolo è esemplificativo di ciò che questa Regione è nella sua dimensione unitaria e nel suo pluralismo, fondandosi su valori della Resistenza, sulla Costituzione e sulla dignità sociale. Questa Assemblea rappresenta i cittadini e le cittadine dell’Emilia-Romagna e quindi chi fa parte dell’organo esecutivo deve rispetto profondo a chi la compone”.



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