Ai domiciliari presso l’abitazione della suocera per i reati di furto, indebito utilizzo di carta di credito e resistenza a pubblico ufficiale il 23 dicembre, come accertato dai carabinieri della radiomobile di Guastalla, si era allontanato dal luogo di esecuzione degli arresti senza farvi più ritorno.
I carabinieri giunti sul posto per i rituali controlli non avevano ottenuto alcuna risposta e avendo ripetutamente tentato di accedere all’abitazione avevano constatato che all’interno sembrava non esserci nessuno. Il giorno successivo, la vigilia di Natale, avevano avuto conferma del definitivo allontanamento del 22enne quando la porta di casa è stata aperta dalla suocera.
Sparito nel nulla, tanto che la Corte di Appello di Bologna, dichiarava lo stato di latitanza del giovane colpito peraltro dal provvedimento di revoca degli arresti domiciliari con la custodia cautelare in carcere.
Non solo: a fine febbraio ai carabinieri di Guastalla giungeva, sempre a carico del 22enne, anche un ordine di carcerazione dell’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Genova, essendo divenuta esecutiva la condanna a due anni e sei mesi di reclusione per una rapina impropria (in un negozio di Genova il ragazzo, all’epoca 15enne, dopo aver sottratto circa 800 euro dalla cassa, sorpreso da una dipendente, la spintonava per assicurarsi la fuga per poi essere bloccato grazie all’aiuto di un cliente).
Provvedimento quest’ultimo che tuttavia alla pari del primo non veniva eseguito essendosi il giovane reso irreperibile. L’altra notte la svolta, quando durante un servizio di controllo del territorio un equipaggio della radiomobile, transitando a Luzzara, notava nelle vicinanze dell’abitazione della suocera del latitante, un’autovettura che si allontanava, dileguandosi in maniera insolita. Insospettiti per quanto notato i militari optavano per provvedere a un controllo presso l’abitazione riscontrando la presenza del latitante che asseriva di essere tornato da poco e che era nelle sue intenzioni al mattino presentarsi per costituirsi ai carabinieri. Accertata la sua identità, i carabinieri lo conducevano nella caserma di via Allende, dove lo dichiaravano in arresto ponendo fine alla sua latitanza.
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Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]