Lunedì 18 gennaio l’assessore regionale alla sanità Raffaele Donini ha presentato in commissione Politiche per la salute e politiche sociali (presieduta da Ottavia Soncini) un’informativa sulla campagna vaccinale anti Covid-19 in Emilia-Romagna.
Secondo il sito approntato dalla Regione per tracciare in tempo reale l’andamento della campagna, alla data del 18 gennaio sono quasi 120mila le persone che su tutto il territorio hanno ricevuto la prima dose, riservata in questa prima fase – come da indicazioni ministeriali – a chi lavora nella sanità regionale (medici, infermieri e operatori) e a operatori, operatrici e ospiti delle Cra (case residenza per anziani).
Il primo obiettivo, ha ribadito l’assessore Donini, “è quindi quello di rendere sicure tutte le strutture sanitarie, così come anche le residenze per anziani”. L’assessore ha quindi spiegato che nei primi giorni di vaccinazioni, iniziate lo scorso 27 dicembre, non sono mancati i problemi: “Ci sono state inviate siringhe sbagliate, abbiamo quindi dovuto sopperire a questo errore con le nostre scorte”. Dallo scorso 4 gennaio, tuttavia, la media delle vaccinazioni si è attestata a circa 8mila persone al giorno, “dato che ci colloca tra le regioni più attive, con una copertura rispetto alle dosi arrivate di circa l’85%”.
L’assessore Donini in commissione ha affrontato anche il tema del parziale taglio dei vaccini destinati all’Italia da Pfizer. Proprio in questi giorni, tra il 18 e il 19 gennaio, era previsto l’arrivo in Emilia-Romagna di 52.650 nuove dosi, ma 25.740 di queste (circa il 50%) non arriveranno: “Anche in questo caso sopperiremo con le scorte, in particolare per le seconde dosi, anche se chiediamo con forza che i vaccini mancanti ci vengano consegnati al più presto”.
Donini ha quindi precisato che sono in arrivo anche nuove dosi del vaccino sviluppato dall’azienda statunitense Moderna, dopo la prima fornitura di 7.400 dosi arrivate in regione lo scorso 13 gennaio.
L’assessore regionale, infine, ha delineato lo scenario della seconda fase della campagna vaccinale: “Dovremmo iniziare a fine febbraio, al massimo a inizio marzo. Prima saranno coinvolte le persone più anziane, gli over 80, e potenzieremo i nostri presidi sui territori: l’obiettivo è vaccinare il più possibile e nel minor tempo possibile l’80% della popolazione, auspicabilmente entro settembre”.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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