L’arte come forma di crescita personale e di apporto alla società, una chiamata per la quale non c’è tempo da perdere, soprattutto quando si è giovani e al talento va affiancata dedizione e forza realizzativa. Con questo messaggio l’illustratore e artista catalano Ignasi Blanch ha salutato i ragazzi del Liceo Chierici dopo alcuni giorni passati con loro, invitato a Reggio Emilia nell’ambito del progetto di mobilità europea Erasmus voluto come incontro e restituzione alla cittadinanza, anche quest’anno, dalla professoressa Paola Panciroli. Convinta dell’importanza per gli studenti di conoscere e confrontarsi con culture e paesi diversi, dopo aver reso possibile ad alcuni liceali di frequentare le lezioni di Blanch alla “Escola de la Dona” di Barcellona in cui l’artista insegna e coordina il dipartimento di illustrazione, lo ha invitato in città perché con una classe, la quarta B, potesse lavorare sul tema scelto per l’edizione 2023 dell’Erasmus Day, la diversità.
“Uniti nella diversità” è il filo rosso che ha idealmente affiancato gli interventi di Anna Pallone-Pottier (Attachée de coopération pour le francais, referente scuole ESABAC Nord Italia), Cristina Ferreira (Referente Erasmus Agrupamento Montemor-O Novo, Lisbona) e di Ignasi Blanch che nella Sala Verdi del Teatro Ariosto gremita di studenti sono stati accolti con parole di orgogliosa, giustificata speranza dal Dirigente del Liceo G. Chierici Daniele Corzani e dall’Assessora Annalisa Rabitti. Ad aprire la mattinata, l’opera che Blanch ha realizzato con gli studenti, un grande murale di oltre tre metri che quasi dando vita ai personaggi bizzarri e coloratissimi che la compongono è stata trasportata come in corteo al Teatro Ariosto dalle aule del liceo, dove troverà collocazione permanente.
La “Parata del pavone”, con un sorriso agli animali-simbolo osservati dall’artista nella sua visita ai Musei Civici, ma in cui occhieggiano anche leoni rubati alla Piazza di San Prospero e una figura dall’avanzare imperioso che richiama Matilde di Canossa, è una carrellata di personaggi che al mondo personale figurativo dell’artista catalano ha saputo includere in un’unica, gioiosa sfilata quelli degli studenti, in un confronto continuo sulle gamme cromatiche scelte e sul significato ampio e variegato che ognuno volesse riconoscere alla parola “diversità”.
Un lavoro frenetico, accompagnato dai professori e dall’artista Elisa Pellacani che stavolta ha potuto affiancare Blanch non nella città catalana in cui è attiva da anni ma nella propria città natale, in cui il gesto e la sensibilità dell’illustratore si sono fuse con l’intervento degli oltre venti studenti: il risultato è un’opera collettiva con cui l’artista lascia alla città un segno del proprio passaggio ma, soprattutto, il sogno condiviso con i ragazzi che l’arte non sia solo bellezza ma sia anche lo strumento con cui abbattere barriere e contribuire a nuovi mondi. In cui ognuno può apportare qualcosa di personale, unico, utilissimo.
IGNASI BLANCH – Nasce a Roquetes, nel Basso Ebre, in Catalogna. Illustratore, si forma presso la facoltà di Belle Arti dell’Università di Barcellona e da studente vive tre anni a Berlino dove si specializza nelle tecniche di incisione e stampa presso il centro Kunstlerhaus Bethanien. Si trova nella capitale tedesca quando cade il muro e viene scelto, unico rappresentante di Catalogna e Spagna, per il progetto “East Side Gallery” con cui artisti intervengono sul muro. Attualmente lavora con diverse case editrici come illustratore e collabora a mostre e sessioni didattiche al Salone del libro per ragazzi di Saarbrucken (Germania). Ha ricevuto diversi premi, come il prestigioso premio “Llibreter d’Album Il•lustrat” e il “Serra d’Or”. Coordina ed è professore nel dipartimento di illustrazione della “Escola de la Dona” di Barcellona; insegna e partecipa con conferenze in incontri e fiere internazionali d’illustrazione. Dal 2005 organizza il progetto “Humanitzem Hospitals”, disegnando installazioni permanenti in diversi ospedali pediatrici della Catalogna con un team di illustratori in gran parte formato da suoi studenti. Lo stesso progetto lo sta realizzando in Colombia e in Croazia. Recentemente ha lavorato con la cantante Olivia Newton-John per il suo libro-cd “Liv on” e ha partecipato come regista e con performance artistiche nel cortometraggio “Tinta” con l’attrice Myriam Mézières, con la quale collabora continuativamente. Dal 2014 pubblica un disegno ogni settimana nella rivista digitale di cultura “Catorze.cat”. Collabora in progetti sociali dove l’arte e l’illustrazione sono d’apporto all’attività di collettivi diversi.
LA PARATA DEL PAVONE – Dipinta con pennelli e colori acrilici su compensato, “La parata del pavone” è un inno alla diversità nei suoi molteplici aspetti. Spesso l’artista richiama nelle colorate sfilate di personaggi fantastici e ibridi tra natura umana, animale e vegetale il suo vissuto infantile, in cui nel paese dove è cresciuto osservava e disegnava le numerose processioni religiose e tradizionali che segnavano le feste. Le sue figure non seguono le proporzioni e hanno parti meccaniche, decorazioni dalla carica simbolica e avanzano quasi danzando nello spazio, come fossero in un continuo acceso dialogo immaginario tra loro e con gli spettatori. Ignasi Blanch ai ragazzi ha voluto trasmettere l’importanza del gesto segnico, immediato e vibratile, ma anche del pensiero che precede l’azione, di solito affidata a matite e colori. I ragazzi hanno accolto il suo invito a lavorare di nuovo insieme per una mostra che l’anno prossimo dovrebbe presentarsi in città, dal titolo quanto mai significativo: ExpoLove. E la quarta B è già diventata un collettivo, composto da Emidia Becci, Martina Bolognesi, Alicya Bonoretti, Andrea Chiacchio, Leonora Esposito, Arianna Fornaciari, Alessandro Gatti, Martina Hila,
Greta Italiano, Jacopo Lamonica, Francesca Ligabue, Valentina Marchesi, Francesca Mariano, Carlotta Mulé, Sara Najd, Katherine Parada, Marì Pastorino, Aurora Rabitti, Emily Rondinelli, Amadeus Scarnà,
Federico Torreggiani, Damiano Visone, Francesca Zedda. Sempre che non siano loro a raggiungere prima Ignasi, a Barcellona.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]
Continuano gli straordinari successi elettorali dell'area riformista liberaldemocratica,che si ostina a schierarsi sempre indissolubilmente nel campo del centrosinistra senza mai beccare nemmeno un consigliere,cosi' come […]