Il presidente di Confindustria Emilia Valter Caiumi ha scritto una lettera aperta per chiedere al governo di avviare una fase di vaccinazioni che comprenda anche il mondo delle imprese: “Per il secondo anno consecutivo ci accingiamo a festeggiare il Primo Maggio, festa del lavoro, in una situazione di emergenza sanitaria, e si prospettano settimane decisive per il futuro delle nostre imprese e del Paese. Il secondo trimestre dell’anno, per chi fa impresa, è il periodo più intenso che ci dà indicazioni chiare di come lo stesso sia destinato a chiudersi”.
“Dodici mesi fa circa, a pochi giorni da questa data, esattamente il 4 maggio, era arrivato per tutti il momento della ripartenza dopo il lungo e durissimo lockdown”, ha ricordato Caiumi: “Oggi, a un anno di distanza, l’auspicio è che i primi giorni del mese di maggio possano nuovamente costituire un passaggio fondamentale, e mi riferisco in questo caso all’allargamento della campagna vaccinale nella nostra regione”.
Nelle ultime settimane, ha ammesso Caiumi, “di certo si sono ravvisati importanti passi in avanti, c’è stata una netta accelerazione. Ma non è sufficiente. Dal 27 dicembre scorso attendiamo, consapevoli e concordi nella priorità di medici, anziani, soggetti fragili, mondo della scuola, mondo dell’università. Ora che scuole e università si accingono a concludere l’anno di attività, crediamo sia giunta l’ora di considerare anche il mondo delle imprese private con i suoi collaboratori e familiari”.
“Siamo stati rigorosi nell’attesa, ma ora dobbiamo viaggiare velocemente su un binario parallelo. È un doveroso segnale di rispetto anche verso queste persone. Persone che, per dovere della comunità verso i soggetti più deboli, hanno pagato anche personalmente. Una collettività di persone che ora non solo deve supportare una competizione internazionale, ma che ha più di altri necessità improrogabili di riprendere a viaggiare per non perdere ulteriori marce nella corsa sui mercati mondiali, che già da qualche mese ci consegnano una competizione ancor più aggressiva e selettiva di prima, dove la scarsità di fattori essenziali come materie prime e trasporti sta ulteriormente compromettendo la stabilità di centinaia di piccole e medie imprese”.
“Come imprese – ha concluso Caiumi – abbiamo offerto, da subito, massima collaborazione e pieno sostegno alle istituzioni nazionali e regionali, per contribuire a completare il prima possibile la campagna di vaccinazione, attenendoci alle disposizioni del piano nazionale. Oggi abbiamo bisogno di date e modalità certe, e non di ulteriori rinvii, per poter procedere alla vaccinazione dei nostri collaboratori”.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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