Langhirano, la civica Di Martino si presenta

Federica Di Martino Langhirano

Una sala stipata, con tante persone rimaste ad ascoltare nel corridoio del centro culturale. Così Langhirano ha accolto la prima uscita di Federica Di Martino, candidata a sindaca del capoluogo della Val Parma.

Introdotta dagli interventi di Massimo Gambazza e Martina Dallera, del gruppo civico “Un percorso insieme per Langhirano”, Federica Di Martino ha specificato i punti principali del suo impegno: ridare un ruolo istituzionale al Comune, rilanciare il castello di Torrechiara con un impegno diretto e puntare sulla rigenerazione urbana per dare nuovi servizi al territorio nel segno della sostenibilità.

Federica Di Martino, 58 anni, di professione commercialista e revisore dei conti, è consigliere comunale indipendente  all’opposizione dell’attuale Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Giordano Bricoli di Langhirano civica, dopo aver ricoperto l’incarico di assessora alla Cultura e al Bilancio dal 2014 al 2020.

Innanzitutto Di Martino punta su un rinnovato rapporto del Comune coi cittadini, “basato su trasparenza e partecipazione, per un reale coinvolgimento dei cittadini nelle scelte di indirizzo del territorio, a partire dal PUG, piano urbanistico generale”, di cui è noto solo il quadro conoscitivo mentre non è stato svolto ancora nessun incontro coi cittadini di Langhirano.

Sul castello di Torrechiara, Di Martino, ha rimarcato l’assenza del Comune nel dibattito apertosi a seguito del deficit di personale e di funzionalità dei mesi scorsi. Per la consigliera la soluzione è un impegno da protagonista del Comune in concerto con il Ministero dei Beni Culturali e altri enti. Una possibilità può essere la strada del Piano Strategico Grandi Progetti Beni Culturali oppure la gestione diretta in capo al Comune ai fini della valorizzazione, come già avviene per il castello di Bobbio.

Infine il tema della rigenerazione. Sul territorio di Langhirano vi sono numerosi stabilimenti dismessi, anche da decenni, che portano degrado. Di queste aree va fatto un censimento e poi in dialogo col tribunale per quegli edifici invenduti alle aste fallimentari può essere trovato un percorso che ne agevoli il recupero per servizi utili a Langhirano, sia per le esigenze dei lavoratori, con piani di edilizia convenzionata, sia per la necessità di un centro polifunzionale (sala congressi, teatro, cinema, musica), sia guardando alla ricettività turistica, dato che sul territorio comunale vi è un solo albergo, oltre alle altre esigenze che emergeranno da percorsi partecipati.  Insomma una rigenerazione “sociale” delle aree dismesse.

Di Martino ha chiarito che il percorso che porterà ad una lista civica è aperto anche al dialogo con partiti, gruppi e movimenti, che riconoscano la necessità di cambiare nel metodo e nel merito rispetto all’attuale Amministrazione comunale.
Intanto si avvieranno cinque gruppi di lavoro, a cui possono partecipare tutti i cittadini interessati. I gruppi sono: cultura e turismo; territorio (ambiente,urbanistica, trasporti e commercio); sociale, sport, giovani e associazionismo; lavoro, casa e immigrazione; sicurezze (sociale, stradale e personale). Per contatti si può usare la mail: unpercorsoperlanghirano@gmail.com