Ok, la RCF Arena è bellissima, illuminata e piena di gente è un vero spettacolo, i concerti sono un lustro – e un affare – per la città (il sindaco Vecchi parla di “indotto milionario”, sbilanciandosi anche a buttar lì la fantomatica cifra di 50 milioni, pure provocando reazioni tra i nostri lettori, vedi in coda all’articolo). Ma la viabilità e, soprattutto, i parcheggi rimangono un vero incubo.
Se il comandante della Polizia locale, Stefano Poma, e lo stesso sindaco si autopromuovono definendo un successo le 3 ore per permettere a tutti di lasciare Reggio finito un concerto durato molto meno, le criticità non sono mancate. Dalle lunghe code che hanno intasato l’uscita autostradale e la tangenziale Nord, con le auto che faticavano a raggiungere i parcheggi e diversi spettatori che sono entrati alla Rcf Arena a concerto già iniziato (nella foto la situazione del traffico da autostrade.it alle 20.15 di sabato).
Proprio il sistema dei parcheggi – affidato alla società Parkforfun – continua a rappresantare la criticità maggiore dei megaconcerti che RCF Arena Campovolo sta iniziando a portare a Reggio. Chi ha percorso la tangenziale la sera del concerto, non poteva fare a meno di notare come quasi tutte le stazioni di servizio (in particolare quelle della corsia più lontana rispetto al Campovolo) fosseri strapieni di macchine: fino a 50 auto accatastate attorno alle pompe di benzina. Non è certo il massimo della sicurezza nel malaugurato caso di autocombustione, ma nemmeno per chi poi evidentemente a piedi percorre e attraversa la tangenziale per raggiungere dall’altra parte il Campovolo. Del resto, una stazione di servizio (quella alle spalle della sede della Croce rossa) viene utilizzata dallo stesso Comune per far raggiungere direttamente il parcheggio privato a pagamento di via del Chionso…
Al di là della poco comprensibile scelta di vietare parcheggi pubblici (comodi, sicuri e gratuiti) come quelli attorno allo stadio, i commenti dei nostri lettori restituiscono una narrazione ben diversa rispetto all’evento “grande dispensatore di gioia e buonumore”, così come è stato definito dal sindaco.
Detto che la stessa RCF Arena tiene a prendere le distanze precisando ad ogni comunicato che “la gestione operativa del parcheggio e il relativo pricing sono gestite unicamente da ParkForFun senza alcun collegamento all’organizzazione dell’evento o agli artisti” (i 22 o 25 euro richiesti, per altro, equivalevano alla metà del costo del biglietto più economico del concerto: del resto alla stazione Mediopadana, col nuovo sistema dei parcheggi, lasciare l’auto rischia di costare quanto un’andata e ritorno da Roma…), significativo il commento di Cristina. “Concerto spettacolare. Gestione logistica pessima – scrive – Aumentate i trasporti pubblici (es: ultimo treno per Bologna in partenza prima delle 00:00!!!!) e le navette verso le principali città della regione! Un bus può contenere anche più di 50 persone!!! Non pretendo 1600 bus ma da Bologna non era disponibile alcun tipo di trasporto organizzato per il concerto: pochi e tutti al completo quelli messi a disposizione da eventi in bus. Treniiii! Come è possibile non organizzare un Regionale in partenza dopo il concerto!? La gestione dei parcheggi pessima. Moltissime famiglie in coda, per ore. Se create strutture destinate ad ospitare questi eventi, dovete avere le infrastrutture necessarie a supportarli. Non parliamo dell’uscita dall’arena… sarebbe bastato non fare imbuto e suddividere le zone facendole uscire a scaglioni o quanto meno creare percorsi idonei a disperdere la folla invece di convogliare tutti verso la stessa uscita (oltretutto ristretta!). Dov’è la prevenzione in questi casi?? Dove sono le norme e l’applicazione di concetti chiave nella gestione dei grandi eventi perché non si trasformino in grandi disastri??”, scrive Annamaria.
“Concerto top! Gestione parcheggi scandalosa inoltre per arrivarci un’odissea…strade chiuse colonne infinite per non parlare dell’uscita Abbandonati completamente, ognuno faceva come voleva. Forse l’amministrazione di Reggio deve sistemare un po di cose se vogliono sostenere eventi di questo calibro”, è il commento di Cinzia, mentre Massimo Loria parla di “concerto favoloso, l’arena regala emozioni, pessima la gestione del traffico e dei parcheggi; arrivati a Reggio Emilia alle 18 parcheggio trovato alle 20:30 a 5 km di distanza”.
“Concerto straordinario, pieno di messaggi importantissimi, un’esperienza che resta nell’anima, però Campovolo organizzazione parcheggi pessima, due mani per prendere e nessuna per “ritornare” (pagato 22 euro per il parcheggio) – ci scrive Annamaria – All’arrivo pieno di parcheggiatori e corde di delimitazione parcheggi, all’uscita tutto sparito sia le corde che i parcheggiatori, circolazione selvaggio nei campi. Rischio di collisioni e litigi: scandaloso! Finito il concerto a mezzanotte arrivati a casa alle 4,15 tutto intasato viabilità in tilt, abito a 35 km ne ho fatti 80 per rientrare, organizzazione della viabilità terribile. Vergognatevi, sarebbero da bandire i concerti in quell’Arena fino ad un piano di viabilità sostenibile”.
“Concerto bellissimo emozionante, però non tornerò mai più a Campovolo.Organizzazione scandalosa, finito il concerto a mezzanotte siamo riusciti ad arrivare al casello alle 3: tutti fermi, tutto intasato, viabilità in tilt, tutti abbandonati a noi stessi senza nessun servizio d’ordine. Vergognatevi!”, va giù pesante Nicoletta.
“Bel concerto bella location, ma anche questa volta come successe per Harry Styles indeguata la gestione parcheggi. Più di 2 ore di coda per parcheggiare,più di due ore per uscire dallo stesso,il tutto per la modica cifra di 22 euro….bisognerebbe intervenire”, il commento di Glenda.
“Concerto stupendo, ma perché non aprite un’inchiesta nella gestione dei parcheggi? 22 euro e all’uscita totalmente abbondati a noi stessi! 3 ore per partire, assolutamente inumano dopo una giornata così!”, rincara la dose Sofia.
“Concordo anche io! 22 euro per un parcheggio in un campo lontano quasi 3 km a piedi dall’arena, con strade bloccate e senza segnaletica! Concerto bellissimo, ma tutto il resto è da rivedere totalmente”, concorda Annina.
“Organizzazione logistica scandalosa”, la definisce Enrico. “Si è potuto lasciare il parcheggio soltanto alle 2.30 del mattino, ovvero quasi tre ore dopo la fine del concerto – spiega – Quasi tre ore sequestrati in un parcheggio (costato 22 euro), in mezzo al nulla, senza informazioni e senza assistenza. Da denuncia. Non ci ritorneremo mai più”.
“Il concerto molto bello, ma gestione logistica e parcheggio da delirio. Le indicazioni per arrivare erano saltuarie e poco visibili, i parcheggi non codificati e illuminati. Quindi diverso tempo perso per ritrovare le macchine…e poi finalmente..il delirio per poter uscire..praticamente impossibile…”, il racconto di Monica.
“Io con mia figlia fatti 3km a piedi per arrivare in tempo all’inizio concerto. Tutte le volte che vado per un evento a Reggio mi viene il mal di pancia!!!”, la testimonianza di Tiziano. “Sono d’accordo con te. Difficoltà anche all’entrata con percorsi alternativi mal segnalati e, a mio modesto parere, poco funzionali (più di un’ora e mezza per arrivare al posteggio aeroporto da Modena nord)”, aggiunge Shara.
“Il concerto top la gestione dei parcheggi flop, anche se era immaginabile con 80.000 persone”, il lapidario commento di Barbara.
Infine, sui megaconcerti e l’indotto che creerebbero, Andrea Motti ha scelto di inviare una mail alla nostra redazione:
Buongiorno direttore, potrebbe chiedere al sindaco di Reggio Emilia se ci puo’ meglio illustrare come calcola la cifra di 10 milioni di euro di indotto per ogni concerto da 40-50mila persone ? Nell’ultima intervista la cifra sparata era di 50 milioni di indotto… In particolare mi chiedo: gli 80mila che sabato sono arrivati al Campovolo – la maggior parte in auto nelle ultime ore utili per assistere all’inizio del concerto (vedi le dichiarazioni di Poma sui disagi in autostrada e tangenziale) – come hanno prodotto questo indotto milionario sul nostro territorio?
A me sta notevolmente “stomacando” la passerella in diretta televisiva h24 che per ogni evento ci viene propinata.
Chiarisco che credo che la RCF Arena è meglio che ci sia che non il contrario, anche se ho molto da obiettare sulla qualità degli artisti e del cartellone proposto, ma i numeri sono indubbiamente dalla loro parte. Quindi, a fronte di questi sold-out, me ne faccio una ragione…
Amministratori, datevi una svegliata alla veloce, qui si rischia di disgustare il pubblico dei concerti, invogliandolo a NON tornare, per non rivivere un’esperienza sfiancante. L’organizzazione afflusso/deflusso, parcheggi e mezzi di trasporto pare debba essere completamente ri-organizzata di sana pianta. Bisogna tenere in gran considerazione il parere dei partecipanti all’ultimo concerto per migliorare il tutto.