La Provincia di Reggio, alla ricerca di altre risorse da dedicare alla sicurezza di strade e scuole, ha pubblicato sul proprio sito un nuovo avviso di vendita di immobili, tra i quali spicca – con i suoi 6.900 metri quadrati di parco e gli affreschi interni – il Villino Ottavi di via Gorizia a Reggio: un edificio che deve il suo nome alla prima proprietaria, la contessa Lavinia Ottavi Brazzà, e che rappresenta “per le sue caratteristiche architettoniche e artistiche un’interessante testimonianza di residenza suburbana ottocentesca”, come si legge nella dichiarazione di interesse storico-artistico rilasciata dal segretariato regionale per l’Emilia-Romagna del Ministero dei beni e delle attività culturali.
Di proprietà della Provincia reggiana dal 1985, il Villino Ottavi ha ospitato in passato il comando della polizia provinciale e la sede dell’associazione senza scopo di lucro Dar Voce: ora torna in vendita a una base d’asta di un milione e 125.000 euro, inferiore di 125mila euro rispetto alla prima asta, andata deserta nell’ottobre del 2019. L’edificio ha una superficie lorda complessiva di 1.384,47 metri quadrati (oltre a quasi 46 metri quadrati di terrazzi), oggi occupati in minima parte dal Servizio statistica e dal Servizio attuazione e liquidazione dei programmi Fesr della Regione Emilia-Romagna: l’immobile sarà comunque liberato entro 90 giorni dalla sottoscrizione del rogito.
Insieme al prestigioso immobile, la Provincia ha messo in vendita anche il magazzino Caccia e pesca in via Cirillo Manicardi 1, sempre a Reggio, in zona Santa Croce (93,2 metri quadrati di superficie, importo a base d’asta 70.000 euro), l’ex casa appoggio al parco in località Rio Maore a Ramiseto (base d’asta 54.219,38 euro) e alcuni piccoli terreni a Canossa, Carpineti, Casalgrande, Castelnovo Monti, San Polo d’Enza e Ventasso.
La scadenza per la presentazione delle offerte è fissata per le ore 12 di lunedì 10 maggio. Nella mattinata di martedì 11 maggio, invece, nella sede della Provincia a Palazzo Allende è in programma la seduta pubblica per l’apertura delle offerte.
“Il piano di alienazione del patrimonio immobiliare della Provincia è la principale fonte alternativa di finanziamento per un ente che, è bene ricordare, non incamera proventi attraverso le tasse, se non per una percentuale marginale dell’Rc Auto e delle imposte di trascrizione”, ha sottolineato il presidente Giorgio Zanni: “Nel momento in cui, negli anni scorsi, a seguito dei tagli imposti con la spending review sono drasticamente calati i trasferimenti da parte dello Stato alle Province, è stato fondamentale mettere in vendita tutta una serie di proprietà non più strategiche per l’ente, a seguito della riduzione delle nostre competenze, oggi fondamentalmente incentrate sulla manutenzione, e dunque la sicurezza, di tutte le scuole superiori e di una rete stradale di circa mille chilometri e oltre 630 ponti”.
Dopo i magazzini ex Car, la caserma dei carabinieri di corso Cairoli, il caseificio Zanelli, un terreno a Canossa e la casa cantoniera di Brescello, che hanno già fruttato alla Provincia un “tesoretto” di circa cinque milioni di euro, Palazzo Allende punta dunque a incamerare ulteriori risorse.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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