Mancano pochi giorni alla ripartenza della scuola in tutta Italia – dal primo settembre prenderanno il via i corsi di recupero, mentre l’inizio delle lezioni è fissato al 14 settembre – e anche l’Emilia si prepara a questo importante traguardo con una corsa contro il tempo per poter garantire un regolare avvio dell’anno scolastico 2020-2021.
In provincia di Reggio, tuttavia, non ci saranno ingressi scaglionati, come era stato proposto diverse settimane fa dagli stessi istituti scolastici: secondo la Provincia, infatti, l’ipotesi è stata presa in considerazione ma sarebbe risultata “irrealizzabile” per l’impossibilità di reperire un numero di mezzi di trasporto sufficiente a coprire il fabbisogno di tutto il territorio, nonostante inizialmente si fosse lavorato in questa direzione – anche con il coinvolgimento della Regione Emilia-Romagna.
È stato dunque concordato – e nessuna scuola ha definito il proprio orario se non dopo l’intesa raggiunta sui trasporti – che le lezioni inizino alle ore 8 in tutte le scuole superiori della provincia. L’unica eccezione è rappresentata dal distretto di Correggio, dove per la particolare specificità dei plessi scolastici (due dei quali situati in centro in edifici storici che vincolano a utilizzare un unico ingresso che si affaccia direttamente sulla pubblica via) è stato previsto un ingresso scaglionato per studenti e studentesse, con un primo accesso alle ore 8 e un secondo accesso alle ore 9.
“Il delicato tema del trasporto pubblico è oggetto di un lungo e prezioso lavoro di squadra che, ormai da diverse settimane, sta coinvolgendo amministrazioni locali, dirigenti scolastici, Ufficio scolastico provinciale, sindacati e ovviamente la stessa Agenzia della mobilità”, hanno sottolineato il presidente della Provincia Giorgio Zanni e la sua vice Ilenia Malavasi.
“Da ormai due mesi, infatti, sono in corso continui incontri con l’unico, comune obiettivo di riportare a scuola, in presenza e in sicurezza, un numero molto vicino al 100% di studenti di tutte le scuole superiori reggiane. Un obiettivo certamente molto ambizioso e niente affatto scontato: qui, come nel resto del Paese”.
Due sono i tavoli permanentemente convocati, strettamente legati l’uno con l’altro: uno sulla riapertura delle scuole, che si è occupato di adeguamenti e arredi delle strutture scolastiche (con investimenti, anche significativi, per realizzare spazi idonei a garantire la massima sicurezza), l’altro proprio sui trasporti scolastici.
“Non da oggi, ma da mesi, nulla dunque è stato sottovalutato, con un confronto quotidiano in base alle continue evoluzioni normative”, hanno spiegato Zanni e Malavasi: “Proprio perché questo è uno dei principali obiettivi che ci siamo posti, il lavoro è stato tanto in termini di tempo, proposte analizzate e risorse stanziate per individuare le migliori soluzioni tecnicamente ed economicamente sostenibili”.
“Si è lavorato alacremente, anche stanziando risorse importanti”, ha sottolineato la Provincia reggiana, per adeguare ogni singola sede scolastica per evitare assembramenti nel momento di entrata-uscita degli studenti, con una revisione totale di tutti gli accessi, in modo da poter utilizzare tutte le porte di ingresso degli edifici, creando anche nuovi camminamenti esterni, prevedendo accessi differenziati in base alle aule di riferimento, analizzando con i dirigenti scolastici i percorsi interni – compresi i cortili.
La stessa Agenzia per la mobilità, in accordo con gli istituti scolastici, per evitare possibili problemi di sovraffollamento sui mezzi di trasporto pubblico ha potenziato il servizio con un numero maggiore di mezzi sia negli orari di entrata che di uscita dalle scuole. In accordo con le scuole, inoltre, per l’anno scolastico 2020-2021 saranno attivate altre corse pomeridiane di collegamento (laddove richiesto dalle scuole stesse) verso le principali località, dai distretti di Scandiano e Montecchio e, per il distretto di Reggio, ulteriori navette di collegamento dai poli scolastici più distanti dal centro città a piazzale Europa.
“Le incognite certamente ci sono, come è inevitabile che sia in un contesto mai affrontato prima, a partire da una normativa nazionale in continua evoluzione, non solo sul trasporto, a proposito del quale, ad oggi, il limite di capienza del 60% pone sicuramente delle criticità che abbiamo analizzato”, hanno ammesso Zanni e Malavasi, “ma non abbiamo perso nemmeno un minuto per arrivare, nel miglior modo possibile, al 14 settembre, garantendo sicurezza dentro, davanti e verso le scuole. I primi giorni saranno fondamentali per eventualmente ritarare il servizio e saremo tanto più bravi quanto più velocemente saremo in grado, se sarà necessario, di rivedere in corso d’opera le scelte intraprese di comune accordo; sempre e comunque con l’obiettivo, per il quale stiamo tutti lavorando da mesi, di trovare il giusto equilibrio tra esigenze delle scuole e vincoli di risorse, normativi, di fattibilità del trasporto pubblico, per garantire sempre e ovunque la massima sicurezza e il minor disagio possibile ai docenti, agli studenti e alle loro famiglie”.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]