La partita: Conte va a caccia di voti in Parlamento. Renzi: senza di noi non hanno i numeri

renzi_conte

La partita politica si gioca in una sfida di numeri. E’ quella che si preannuncia martedì in Senato quando il premier Giuseppe Conte affronterà in Parlamento la sfida aperta da Matteo Renzi e cercherà di far sopravvivere il suo governo. Il Pd di Nicola Zingaretti si dice pronto a sostenere un allargamento della maggioranza, ma chiede di concretizzare quel cambio di passo invocato a più riprese nelle ultime settimane. Si avverte “una disponibilità di forze intermedie a garantire la stabilità in questa fase, ma non abbiamo alcuna sicurezza. Però riteniamo giusto che sia il Parlamento a verificare se c’è o non c’è una maggioranza” dice in un’intervista a la Repubblica il vicesegretario del Pd Andrea Orlando. Chi ha aperto una crisi al buio, “senza nessuno sbocco politico, si assuma davanti al Paese la responsabilità di aver prodotto un vulnus gravissimo per l’Italia” nel pieno “di una emergenza sociale”, aggiunge. E su possibili nuove alleanze con Iv chiude: “Le parole non bastano e mi pare che i margini siano pressoché esauriti. Iv deve prima spiegare i motivi della rottura, riconoscere l’errore politico e offrire garanzie che evitino recrudescenze”.

E il leader di Italia viva Matteo Renzi rilancia: “Secondo me senza di noi non hanno i numeri. Sono lontani da quota 161 al Senato. Hanno raccontato un loro auspicio come fosse la realtà” afferma Renzi, in un’intervista al Messaggero, dicendosi sicuro che il suo gruppo a palazzo Madama sarà compatto: “Basta attendere martedì e vedremo chi avrà avuto ragione”.”Adesso – aggiunge – possiamo parlare di vaccini, di soldi per la sanità, di posti di lavoro, di turismo, di ambiente? La strada della matematica si è chiusa, suggerirei di tornare alla politica”.Si rimprovera qualcosa? “Ero sicuro che si provasse a risolvere con la politica, non con gli hastag. Ma vedremo se c’è ancora tempo. Col senno di poi abbiamo fatto molti errori. Col senno di poi non avremmo dovuto fidarci di chi ci ha chiesto di non sfiduciare Bonafede, questo l’errore più grande”.Quanto alla possibilità di riprendere un’interlocuzione con Conte, Renzi risponde: “Deve chiederlo al premier. Lui ha detto: con Renzi mai più. Legittimo. So che sta cercando voti in Senato, spero che stia cercando vaccini almeno quanto cerca responsabili”.”Noi siamo disponibili come sempre, leggo di indisponibilità di altri. Da noi nessuna preclusione, se si parla di contenuti ci siamo”, sottolinea.