Dopo aver affrontato molte difficoltà organizzative per portare a termine una maratona che, nella settimana dal 23 al 27 giugno, ha coinvolto circa 300 volontari per 16 appuntamenti in 12 comuni, è arrivato il tempo dei bilanci per la Grande Cena, lo storico evento reggiano di solidarietà promosso da Boorea Emilia Ovest, Arci e Auser che in vent’anni ha raccolto oltre 400mila euro destinati alle comunità emiliane e a quelle di diversi luoghi del mondo.
L’edizione 2021 ha fatto registrare incassi superiori a 40mila euro: metà di questa cifra andrà a finanziare le attività socio-culturali dei circoli e dei centri sociali, mentre l’altra metà sarà destinata a progetti di solidarietà internazionale per l’Amazzonia, ma anche per i territori emiliani.
La Grande Cena 2021 è stata una sfida lunga sette mesi, iniziata quando lo scorso novembre a causa della pandemia di nuovo coronavirus fu inevitabile annullare il tradizionale appuntamento di Correggio e inventare un nuovo “format” che garantisse allo stesso tempo sia la sicurezza di tutti i partecipanti che la capacità di raccogliere adeguate risorse per finanziare i progetti beneficiari.
Per gli organizzatori “è un format che si è rivelato vincente, realizzato grazie all’unione delle forze della cooperazione, del volontariato e dell’associazionismo: quasi un marchio di fabbrica emiliano, capace di tenere uniti la socialità e il buon umore con la consapevolezza che insieme è possibile fare tanto proprio per chi ha meno”.
Al termine di tutte le serate previste sono stati complessivamente 1.500 i coperti allestiti presso circoli, centri sociali, bocciodromi, arene, cortili e parchi in sedici location tra Reggio, Parma, Piacenza, Bibbiano, Cadelbosco di Sopra, Castellarano, Castelnovo ne’ Monti, Correggio, Campagnola, Luzzara, Poviglio e Taneto di Gattatico.
Una settimana importante, quella appena trascorsa, anche per la stessa cooperativa Boorea Emilia Ovest, che lo scorso 23 giugno ha riunito l’assemblea dei soci per il rinnovo del consiglio di amministrazione. Il nuovo cda, guidato dal neo-presidente Edwin Ferrari, vede l’ingresso di Paola Bellotti, Ivano Ferrarini e Daniele Ghidotti e la conferma di Michela Bolondi (vicepresidente), Fabrizio Ramacci, Marco Pirani, Dario Cavazzuti, Massimiliano Panarari, Maria Elena Manzini, Simone Vallieri, Luca Cenci, Antonella Reggianini, Alessandro Collini e Andrea Volta.
Luca Bosi, alla guida di Boorea dal 2014, ha terminato il secondo e ultimo mandato (come da regolamento) con l’erogazione di significativi interventi di solidarietà cooperativa che hanno caratterizzato l’operato di Boorea in questi anni. Cospicui sono stati in particolare gli investimenti per il sostegno dei workers buyout, per favorire la nascita di nuove piccole cooperative di giovani e giovani disoccupati, a sostegno del rafforzamento della memoria antifascista e per progetti di solidarietà locale e nazionale.
“Fare il presidente di Boorea significa impegnarsi (pressoché volontariamente) per la gestione quotidiana e al contempo per mettere in campo progetti che declinino al meglio il nostro motto “Vicini alle persone, aperti al mondo“, ha spiegato Bosi: “Ho avuto certamente più di quanto ho dato e anche per questo Boorea sarà sempre nel mio cuore e mi troverà sempre disponibile a dare una mano”. Il nuovo presidente Ferrari, ringraziando Bosi per il lavoro svolto, ha espresso pieno apprezzamento per l’operato del presidente uscente.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]
Continuano gli straordinari successi elettorali dell'area riformista liberaldemocratica,che si ostina a schierarsi sempre indissolubilmente nel campo del centrosinistra senza mai beccare nemmeno un consigliere,cosi' come […]