Le mostre, gli eventi e i progetti speciali su accessibilità e welfare culturale che la Fondazione Palazzo Magnani ha proposto negli ultimi anni hanno permesso alla fondazione reggiana di costruire e consolidare importanti relazioni con le istituzioni culturali più prestigiose a livello nazionale e internazionale.
Con alcune di queste, come il Guggenheim di Venezia, Palazzo Strozzi di Firenze o il Maxxi di Roma, sono state avviate progettualità condivise sul tema dell’educazione e delle conseguenze positive che l’arte e la cultura hanno nella vita di tutti i cittadini.
“Nell’edificare un’identità su queste tematiche, in cui tutta la città di Reggio si riconosce, certamente grande merito ha la rete di istituzioni cittadine che, attraverso gli scambi e i continui confronti tra saperi e approcci differenti, sta diventando modello di progettazione e sviluppo”, ha spiegato la Fondazione Palazzo Magnani, che si è autodefinita “il perno di questo dinamico intreccio, consentendo che i progetti e gli eventi culturali proposti nelle sale espositive divenissero punto di partenza per riflessioni in ogni ambito e punto di vista coinvolto”.
Per questo motivo numerosi talk organizzati da istituzioni e musei nazionali hanno previsto anche l’intervento della Fondazione Palazzo Magnani come portatrice di un modello strategico con cui confrontarsi. La prossima partecipazione è prevista per il mese di marzo: la responsabile del dipartimento didattica, formazione e progetti speciali della fondazione Rosa Di Lecce, infatti, è stata invitata a portare l’esperienza reggiana sulla valutazione dell’impatto di progetti di welfare culturale concretamente attivati dalla fondazione in un corso formativo promosso e organizzato dal museo Maxxi di Roma, dal titolo “La cultura si conta. Indicatori, dati e strumenti per progettare e valutare”. Il corso di alta formazione, rivolto a studenti e professionisti del settore della cultura, è interamente dedicato agli indicatori che le istituzioni culturali (e in particolare i musei) usano per migliorare l’impatto delle proprie azioni.
“Si tratta – ha concluso la Fondazione Palazzo Magnani – del riconoscimento del lavoro svolto dalla fondazione, nonché un’occasione per raccontare le strategie che la sinergia progettuale tra i tanti soggetti culturali coinvolti ha permesso di attuare con successo”.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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