La Corte dei Conti ha promosso il bilancio 2020 della Regione Emilia-Romagna. Il disco verde è arrivato nel corso del “Giudizio di parificazione sul rendiconto 2020”, cerimonia pubblica tenutasi venerdì 16 luglio nella sala polivalente Guido Fanti dell’assemblea legislativa emiliano-romagnola.
L’udienza pubblica, presieduta dal presidente della sezione regionale per l’Emilia-Romagna Marco Pieroni, si è aperta con la requisitoria del procuratore regionale Carlo Alberto Manfredi Selvaggi, alla presenza della presidente dell’assemblea legislativa regionale Emma Petitti e dell’assessore regionale al bilancio Paolo Calvano, in rappresentanza del presidente Stefano Bonaccini.
Le relazioni sono state svolte dai magistrati Massimo Romano, Tiziano Tessaro, Gerarda Maria Pantalone, Marco Scognamiglio, Khelena Nikifarava, Elisa Borelli e Ilaria Pais Greco.
Nonostante l’anno nero della pandemia di nuovo coronavirus, secondo la magistratura contabile la Regione Emilia-Romagna ha gestito il 2020 in maniera positiva, arrivando ad avere un saldo di competenza positivo tra entrate e uscite di 71 milioni di euro, risultato raggiunto grazie a un attento monitoraggio della spesa effettuato in modo continuativo durante l’intero esercizio finanziario.
La Corte dei Conti ha anche certificato il pieno rispetto, da parte dell’ente regionale, dei vincoli del pareggio di bilancio senza il ricorso a nuovo indebitamento, confermando la flessione dei livelli di debito, che si è attestato a quota 468 milioni di euro, con una riduzione di altri 22 milioni rispetto al 2019; un trend che ha portato a -202 milioni (-30,1%) il calo del debito nell’ultimo quinquennio, assicurando all’Emilia-Romagna uno dei livelli di debito pro-capite più bassi tra quelli delle Regioni italiane.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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