Continua la corsa alla segreteria del Partito democratico, mercoledì il presidente della Regione Emilia Romagna e candidato alla guida dem, Stefano Bonaccini ha incontrato e presentato il suo progetto al fianco di Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento Europeo: “Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento Europeo, correrà al mio fianco in questa campagna congressuale. Per questo dico “tandem” anziché ticket: bisogna pedalare!
Pina è una donna con grandi qualità e insieme lotteremo affinché legalità, lotta alla corruzione e contrasto alle mafie diventino le battaglie fondanti nella nostra proposta congressuale del Partito democratico.
Partiamo da qui:
1️⃣ Transparency act: un codice di autoregolamentazione interno che dovrà essere adottato dagli eletti PD, che prevede la pubblicazione di tutti i portatori di interesse incontrati, con l’obbligo di non accettare rimborsi spese, gettoni di presenza e viaggi da parte di organizzazioni e Paesi terzi;
2️⃣ Una scuola di formazione politica, ma anche civile e morale, rivolta alle nuove generazioni, il futuro del PD; un percorso che insegni l’etica della responsabilità e a prendersi cura dei beni comuni;
3️⃣ Condoni zero: siamo diversi dalla destra che appena arrivata al governo ha subito varato condoni e favorito l’uso del contante; il PD deve essere garanzia di lotta ad ogni forma di elusione ed evasione fiscale;
4️⃣ Contrasto alle mafie, una priorità: l’attività mafiosa colpisce la dignità delle persone, la libertà e la democrazia; lavoro e buona economia sono danneggiati dall’economia mafiosa e la politica deve promuovere la legalità, fare delle scuole luogo dove seminare memoria e civismo, e attuare proposte concrete per contrastare la criminalità organizzata, seguendo l’esempio di Rognoni e La Torre;
5️⃣ Il valore della rete associativa: le associazioni e la società civile organizzata sono con la scuola il primo presidio del contrasto alle mafie. Noi siamo partigiani: il PD sta dalla loro parte, al fianco di chi come Libera e Avviso Pubblico lotta per promuovere la cultura della legalità nella società e nelle istituzioni”.
Mancano Moretti e Morani per un’operazione empatica di ampio respiro.