Lo scorso 27 luglio l’assemblea legislativa regionale dell’Emilia-Romagna, su proposta del presidente della Regione Stefano Bonaccini, ha istituito una commissione speciale di inchiesta sul sistema di tutela dei minori dell’Emilia-Romagna. Il provvedimento è stato assunto dopo che solo poche settimane fa l’inchiesta “Angeli e demoni” ha aperto uno squarcio sulle anomalie negli affidamenti di minori nel sistema dei servizi sociali della val d’Enza, in provincia di Reggio Emilia.
I lavori della commissione dovranno terminare entro la fine della legislatura, prevista entro la fine dell’anno o, al massimo, all’inizio del 2020. Per questo, visti i tempi ristretti, la prima seduta è stata convocata già per la giornata di venerdì 2 agosto alle ore 13 dalla presidente del consiglio regionale Simonetta Saliera.
All’ordine del giorno figurano la nomina del presidente e dei vicepresidenti della commissione e la programmazione dei lavori della commissione stessa, che dovrà calendarizzare la scaletta delle audizioni. “In accordo con i capigruppo – ha spiegato la presidente Soliera – mi sono attivata per avviare nei tempi più brevi possibili il lavoro della commissione, in coerenza con quanto deliberato dall’assemblea legislativa”.
Secondo Michele Facci, presidente del gruppo regionale di Fratelli d’Italia, tra i primi a sollecitare l’istituzione della commissione, “la serietà della materia, la gravità dei fatti denunciati e il poco tempo effettivamente a disposizione del consiglio regionale oramai in scadenza non consentono alcuna sosta e/o sospensione feriale: per Fratelli d’Italia le ragioni dei minori e delle loro famiglie devono avere la priorità assoluta”.
La proposta non è stata fatta da Stefano Bonaccini, che, come giunta, ha istituito una commissione tecnica e non d’inchiesta