La Corte di Cassazione ha annullato con rinvio l’ordinanza del Tribunale del riesame di Bologna che, accogliendo l’appello presentato dalla Procura felsinea, aveva disposto la misura cautelare del carcere per Chiara Petrolini, la ragazza di 21 anni accusata di omicidio e soppressione di cadavere dopo il ritrovamento di due neonati morti – i figli appena partoriti – sepolti nel giardino della casa di famiglia a Vignale di Traversetolo, in provincia di Parma.
La giovane, dunque, che attualmente si trova agli arresti domiciliari, per il momento non andrà in carcere, almeno in attesa del nuovo giudizio del Tribunale del riesame di Bologna, chiamato dalla Cassazione a decidere nuovamente sulla misura cautelare da applicare nei confronti della ventunenne – che, per ora, resta dunque ai domiciliari.
Secondo quanto ricostruito fino a qui dalle indagini dei carabinieri, la ragazza avrebbe partorito (dopo gravidanze tenute nascoste a tutti, compresi i familiari più stretti e l’ex fidanzato, risultato essere il padre dei neonati) due bambini, uno nato a maggio del 2023 e uno ad agosto del 2024.
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