La rielezione di Sergio Mattarella a presidente della Repubblica “è probabilmente la scelta migliore per un Parlamento balcanizzato e incapace”: è questa, in sintesi, la posizione di Italia Viva di Reggio dopo la travagliata settimana che ha condotto le forze politiche a chiedere al capo dello Stato uscente di rendersi disponibile per un secondo mandato.
Il presidente Mattarella “non è solo un uomo delle istituzioni, un punto fermo nelle tempeste, ma anche un politico lucido e preparatissimo”, ha spiegato l’articolazione reggiana del partito di Matteo Renzi: “Dispiace certamente che si sia fatta violenza alla sua volontà di tornare a una vita normale dopo sette anni veramente difficili; è però una scelta che ha conseguenze e risvolti pesanti, a partire dalla prassi della rielezione del presidente, che potrebbe in futuro essere considerata normale”.
La conferma di Mattarella, secondo Italia Viva Reggio, “dimostra inoltre il completo fallimento del cosiddetto bipolarismo italiano. Il centrodestra ne esce con una frattura sempre più profonda tra la sua parte sovranista e quella governista, dimostrando inoltre l’impotenza del vecchio leader e l’incapacità dei nuovi. Fallisce il centrosinistra nell’alleanza con “l’avvocato del popolo”, con la triade Letta, Conte, Speranza incapace persino di esprimere un nome comune e con il Movimento 5 Stelle spaccato e pronto a tradire con Salvini alla prima occasione”.
“Gli applausi e i plausi di Pd e Cinque Stelle in questo momento sono solo il trionfo dell’ipocrisia e della menzogna. Dovrebbe bastare questo a dimostrare che questo bipolarismo è la morte del paese, che solo un’alternativa veramente liberale può traghettarci fuori dalla palude. Dovrebbe bastare questo a dimostrare la necessità di profonde riforme istituzionali, per prima una riforma della legge elettorale che cerchi di porre rimedio alla sciagurata riduzione dei parlamentari, non per niente voluta dal Movimento 5 Stelle, e una riforma del sistema per eleggere il capo dello Stato”.
“L’unico spiraglio di luce in questa notte della Repubblica e della ragione – ha concluso Italia Viva di Reggio – è un minimo di segnali di vita dato dalle forze liberaldemocratiche non populiste e non sovraniste. Speriamo solo che al prossimo appuntamento con le schede elettorali i cittadini italiani si ricordino di questa débâcle e di chi, come una voce nel deserto, ha cercato di salvare il salvabile”.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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