Italia Viva Reggio: centro storico desertificato, manca una strategia

quattro

Scrive in una nota Italia viva Reggio Emilia: “Da giorni è ripreso in città (ma anche a Correggio dove potrà diventare argomento di campagna elettorale) il tema della desertificazione del centro storico.
E’ un fenomeno innegabile: basta fare una breve passeggiata per la via Emilia per vedere negozi vuoti, vetrine sporche e decisamente poco invitanti.

Se poi ci si sposta nelle strade laterali l’aspetto è ancora più desolante.

Una desertificazione che investe soprattutto gli esercizi commerciali, ma che, a parte zone limitatissime, come piazza Fontanesi o piazza della Legna, investe spesso anche i pubblici esercizi di somministrazione.
Non si può fare un ragionamento serio sull’arredo urbano e sulla attrattività turistica della città ignorando il degrado di troppe zone.

Dare la “colpa” del problema alla diffusione del commercio on line ed alla diffusione dei centri commerciali è inutile.

Inutile perché anche tanti centri commerciali, con poche eccezioni, vivono lo stesso spopolamento dei negozi del centro.

Inutile perché fermare il commercio on line è impossibile: come ogni forma di progresso tecnologico può essere fermato solo con gravissime violazioni alla libertà dei cittadini ed alla circolazione delle merci, inconcepibili in un’Europa democratica.

Sono inoltre problemi che affliggono tutte le città indistintamente e che non spiegano la particolare gravità del fenomeno a Reggio Emilia.

Quello che spiega la particolare gravità del problema reggiano è la mancanza di una strategia globale sulla città, di una “visione” condivisa su come vogliamo vivere.

Non si può continuare una politica ondivaga assecondando le richieste dei (pochi) residenti, che si lamentano contraddittoriamente sia della mancanza di sicurezza nell’esagono soprattutto di notte sia del rumore e del fastidio che creano i frequentatori di bar, piazze, ristoranti e centri di ritrovo.

Le città vanno frequentate. I negozi vanno tenuti aperti anche di sera, almeno nel fine settimana, e nei giorni festivi. I parcheggi scambiatori vanno collegati al centro anche nelle ore serali, con minibù ben oltre le 20 di sera. Le distese vanno incentivate e non penalizzate.

Se ci sono problemi di accumuli di rifiuti e sporcizia vanno risolti con maggiore e più frequente pulizia delle strade e non vietando l’ingresso all’esagono.

Occorre disincentivare chi tiene negozi sfitti in stato di degrado, sanzionando chi non pulisce e ripristina il decoro delle vetrine anche se vuote.

Occorre anche trovare incentivi che inducano a calmierare i prezzi degli affitti.

Occorre vivacizzare la città non sporadicamente ma sistematicamente, con iniziative se possibile settimanali. E per fare questo occorre una sinergia profonda fra amministrazione, associazionismo, rappresentanze imprenditoriali.

Oggi viene per la prima volta proposta questa sinergia.

Ma chiediamo, e non tanto all’assessore, ma soprattutto al sindaco e a chi ha deciso le priorità, come mai non se ne sia parlato per quattro anni e se ne parli solo avvicinandosi alle elezioni.

E ci chiediamo come la divisione delle competenze in materia fra assessorato al centro storico ed assessorato alla cultura non sia una delle cause del problema”.