Iss: 171 casi e 6 decessi da maggio per il West Nile, l’Emilia la più colpita

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Con settantadue nuovi casi di West Nile Virus segnalati nel periodo 15-21 agosto, salgono complessivamente a 171 quelli confermati in Italia dall’inizio della sorveglianza, a maggio 2024.

Aumentano anche i decessi, passati da 4 a 6. Lo evidenzia il bollettino dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) di sorveglianza integrata West Nile e Usutu virus del 22 agosto.
Del totale dei casi, 101 si sono manifestati nella forma neuro-invasiva (2 Piemonte, 1 Lombardia, 23 Veneto, 5 Friuli-Venezia Giulia, 63 Emilia Romagna, 1 Campania, 2 Puglia, 1 Calabria, 1 caso importato dagli Stati Uniti e 2 dall’Albania), 21 sono i casi asintomatici identificati in donatori di sangue (1 Piemonte, 5 Lombardia, 1 Veneto, 2 Friuli-Venezia Giulia, 11 Emilia-Romagna, 1 Campania), 49 casi di febbre (1 Piemonte, 1 Lombardia, 33 Veneto, 12 Emilia-Romagna, 1 caso importato da Oman e 1 dal Marocco).

Tra i casi confermati sono stati notificati 6 decessi (1 Piemonte, 2 Veneto, 1 Friuli-Venezia Giulia, 2 Emilia-Romagna).

Dal bollettino emerge che salgono a 35 (erano 33 nella scorsa rilevazione) le Province con dimostrata circolazione di West Nile Virus in vettori/animali/uomo appartenenti a 11 Regioni.

West Nile

In Emilia-Romagna. Trattamenti disinfestanti adulticidi con cadenza settimanale fino al 30 settembre nelle strutture socioassistenziali e negli ospedali nei Comuni dove è più elevata la circolazione del virus West Nile; interventi straordinari preventivi disinfestanti adulticidi in occasione di manifestazioni che comportino il ritrovo di molte persone nelle ore serali in aree all’aperto; più attività di controllo e sostegno alle operazioni effettuate dai privati in tutti i Comuni della regione.

La Regione Emilia-Romagna alza il livello di prevenzione per il virus West Nile. In particolare, ai Comuni afferenti alle Aziende USL di Bologna, Modena e Reggio Emilia, dove è stata registrata una circolazione virale di elevata intensità della West Nile, è chiesto di porre particolare attenzione ai luoghi, dove le persone più a rischio si concentrano, quali ad esempio strutture socioassistenziali e ospedali. Nelle strutture sia pubbliche che private di questi Comuni, qualora siano dotate di spazi verdi circostanti fruibili dagli utenti, devono essere effettuati trattamenti disinfestanti adulticidi con cadenza settimanale fino al 30 settembre.



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